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Paolo Longo
piano, hammond

La vita artistica di Paolo Longo cominciò abbastanza presto dato che già nel dicembre 1975, ancora dodicenne, vinse il suo primo concorso nazionale per organo elettronico, nella città di Ancona. Da quella data in avanti,si susseguirono uno dietro l'altro i successi nelle classifiche dei concorsi nazionali e talvolta internazionali per solisti organisti in giro per l'Italia. Contemporaneamente il giovane organista dava numerosi concerti anche come conseguenza dei concorsi vinti, esibendosi in molti teatri e sale concertistiche,e suonando finanche scritturato da una rete televisiva privata della zona di Milano -nel 1979-per una serie di programmi incentrati sul tema "Musica e modernità".

Tra i 13 e 14 anni iniziarono a mostrarsi grossi interessi per il Jazz da parte di Paolo, il quale acquistando dischi quanto più spesso poteva, dedicava all'attento ascolto della musica afro-americana alcune ore d'ogni sera: un'eccellente riuscita negli studî scolastici e poi di liceo classico, gli valsero sempre risultati tali da potersi permettere di dedicare alla musica una notevole parte della giornata, malgrado egli fu sempre uno studente profondamente ribelle, in specie di fronte alla risibile"mediocrità prudente" che caratterizza la stragrande maggioranza degli insegnanti. Attorno agli ultimi anni di liceo classico,intraprese anche lo studio della tromba con risultati sorprendenti, ma dopo pochi anni fu costretto a lasciare per un'ernia della laringe. Dopo un diploma sperimentale in organo elettronico conseguito a pieni voti nel 1980, e dopo la maturità classica altrettanto ben conseguita (fu inviato al "Certamen Ciceronianum Arpinas", gara nazionale di traduzione dal latino -ove conobbe il grande latinista Professor Scevola Mariotti -come alunno selezionato dell'ultimo anno del Liceo Ginnasio Statale "Giacomo Leopardi".), decise d'intraprendere gli studî di Composizione (Armonia e Contrappunto,Fuga, Quartetto ed Orchestrazione) in Conservatorio e contemporaneamente s'iscrisse al Corso di laurea in Discipline della Musica [DAMS] presso la facoltà di 'Lettere e Filosofia' dell'Università di Bologna.

Tra le personalità musicali incontrate da Paolo coloro che hanno maggiormente contato nell'affinarsi dei suoi mezzi tecnici sono stati: Goffredo Petrassi, Aldo Clementi, Maurice Gendron, Quinzio Petrocchi, Giancarlo Chiaramello, Luigi Rognoni, Massimo Urbani.

Goffredo Petrassi, Aldo Clementi e Giancarlo Chiaramello sono stati importantissimi, al di là degli studî di Composizione col M° Carlo Napoli e con lo stesso M° Chiaramello al Conservatorio di "Santa Cecilia" in Roma, per approfondire argomenti di tipo tecnico specifico nella Composizione musicale: basti dire che stiamo parlando di docenti-artisti di livello internazionale, conosciuti e citati continuamente nei programmi da concerto, spesso oggetto di studio nelle università europee. Il M° Maurice Gendron, insigne violoncellista e direttore d'orchestra, che peraltro aveva suonato il violoncello in Trio con personalità artistiche come Yehudi Menuhin (al violino) ed il grande Benjamin Britten (al pianoforte), arrivò a commissionare a Paolo Longo un'opera lirica per il Teatro dell'Opera di Gerusalemme, in Israele, nel gennaio 1990, dopo essersi reso conto della novità della concezione di opera lirica moderna del giovane compositore italiano.

Al M° Quinzio Petrocchi, pianista e straordinario direttore di coro, Paolo deve quasi tutto ciò che sa del pianoforte e dell'arte di suonare razionalmente: Petrocchi era una personalità a sé stante nella musica e nella vita, aveva un'idea della libertà artistica dell'esecuzione a dir poco geniale, inoltre possedeva una coscienza critica speciale che applicava ad ogni sfumatura della realtà ove percepiva una finzione sociale condivisa, un dogma supinamente accettato, una convenzione assurda tramandata senza contrasto per fenomeni di cosiddetto compromesso sociale "di comodo". Il M° Chiaramello chiamò a collaborare alla "Fonit Cetra" - casa discografica d'un certo rilievo negli anni 1989/'90 - Paolo: purtroppo la collaborazione durò poco, anche se al tempo era stata foriera di notevoli promesse di successo, perché la sede di Roma della "Fonit" fu chiusa, ed il M° Chiaramello che era stato - fino a quel momento - un valentissimo manager discografico, disgustato dalle manovre politiche per chiudere la sede romana dell'azienda, si trasferì di residenza in Francia ove attualmente si trova ed è attivo come compositore con ragguardevole successo.

Il Professor Luigi Rognoni, presso l'Università di Bologna, fu importantissimo per la preparazione musicologica di Paolo, dandogli solide basi culturali e spingendolo a studiare la lingua tedesca per una semplice ragione di fondo,come Rognoni diceva: - "La Musicologia parla tedesco!...".

L'amicizia con il sassofonista Massimo Urbani, grande jazzista romano prematuramente scomparso,fu per Paolo un momento per addentrarsi ancor più nel discorso sul Jazz, che poi sarebbe diventato il proprio campo di attività artistica.
Nel 1993 Paolo si laurea in Discipline della Musica con una tesi costata circa tre anni di lavoro, presso l'Università di Bologna, riscuotendo una votazione di 110/110, con docente relatore il Professor Aldo Clementi, titolo della dissertazione "La Fuga dalle origini ad oggi".

I settori culturali paralleli alla musica in cui Paolo - già dai suoi 18 anni - dimostra straordinarî interessi sono: il teatro, la letteratura in genere,la filosofia dell'arte, pittura e scultura,cinema. Egli legge mezza letteratura mondiale, talvolta anche in lingua originale [in tedesco, inglese e francese ], studia le tre lingue di cui sopra, a Roma, con insegnanti madrelingua. Spiccatamente s'interessa di pittura, e trova nel geniale pittore Francis Bacon un caposcuola originalissimo ed una grande coscienza critica nell'estetica contemporanea: questi sono anni in cui Paolo scrive musica contemporanea, quindi si fa seguace di quella corrente di pensiero secondo cui la musica e la pittura sono forme d'arte assolutamente parallele nella contemporaneità.

Arrivato a toccare con mano quello che si può chiamare il totale scollamento tra una realtà piccola come la musica contemporanea (Neue Musik) ed una realtà grande come la fruizione pubblica della musica, Paolo lascia Roma per la Germania, si stabilisce nel 1994 in München (Monaco di Baviera).

Qui comincia la sua attività artistica nel mondo del Jazz, grazie ad una serie di amicizie tra cui quella col grande bassista americano Paulo Cardoso (bassista di Mal Waldron, di Art Farmer fino alla morte del trombettista, e prima in - New York - sideman della cantante Vanessa Rubin).

Stringe amicizia col band-leader e trombettista Al Porcino (nato a New York nel 1925, primo trombettista di fila in numerose big bands di prestigio della storia del Jazz, tra cui quella diretta da Charlie Parker in persona, quella di Mel Lewis e Thad Jones, quella di Lalo Schifrin), residente parimenti in München, e lavora anche come arrangiatore per big bands di musica Jazz in Germania.

In questo periodo effettua numerosissimi concerti come pianista e sideman di gruppi americani e tedeschi misti, gira in tournée tutta l'Europa e conta alcune esibizioni anche in New York, Boston, Chicago e Los Angeles, negli States.

Dopo circa quattro anni di vita in Germania, ritorna stabilmente nel suo paese, e si ristabilisce a Roma sua città d'adozione dal 1982. Nell'ottobre 2000 si sposa con Patrizia in Campidoglio. Attualmente a Roma, egli insegna piano-jazz, tiene seminari anche nelle Università, ed insegna presso la Scuola-Studio "L'Oasi" di Davide Pettirossi, oltre ad incidere dischi e fare concerti. Il suo gruppo si chiama "Rome Ahead", s'occupa di Fusion, ossia una forma di Jazz aggiornato, dei nostri giorni, e conta validissimi musicisti come Fabrizio Bosso /tromba e flicorno, Sandro Satta /sax alto, Davide Pettirossi /batteria, Nicky Nicolai/voce, Enrico Zapicchi/basso elettrico, e lo stesso Paolo Longo /rhodes e kurzweil pianos, hammond organ, composizione, leader.

Ha inciso nel febbraio 2002 un cd intitolato "Fight to the utterance" di prossima pubblicazione, musica e testi inglesi proprî.

Sta preparando un secondo Cd con il gruppo "Rome Ahead", che conterà sulla collaborazione alla chitarra elettrica di un jazzista americano di grande nome internazionale.
A marzo 2004 entra nel gruppo, in sostituzione al basso elettrico, il grande musicista Dario Deidda.

Paolo ritiene che sia possibile seguire un'estetica jazzistica comprensibile ed aggiornata (spesso dimentichiamo di vivere nel 2004 …!) pur avendo tra gli scopi la "ricerca", in modo da creare un prodotto finito di elevata qualità, senza per questo chiudersi in una sterile convenzione compositiva elitarista ed autoreferenziale.

Per contatti e informazioni:
Paolo Longo
email: paolo@paolo-longo.com
web: http://www.paolo-longo.com



Per conoscere i prossimi appuntamenti Live di Paolo Longo

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Data ultima modifica: 04/09/2006





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