Modern Sax Quartet
gruppo
Il gruppo "MODERN
SAXOPHONE QUARTET" è composto da
quattro sassofonisti
che lavorano insieme da diversi
anni con l'obiettivo di divertirsi e divertire il pubblico, cercando di
evidenziare il sassofono in tutte le sue enormi potenzialità espressive,
spaziando dalla musica classica al jazz al blues, ed alle "tangenzialità"
etniche tipiche della "world music".
La formazione, avendo un vasto repertorio, ama dedicarsi a progetti
tematici collaborando anche con altri strumentisti.
Nel nuovo progetto, dal titolo "IMAGENES
DE TANGO", dedicato alla
musica del compositore italo-argentino Astor Piazzolla, il gruppo si
avvale della collaborazione del fisarmonicista SIMONE ZANCHINI; i quattro
sassofoni, dialogando con la fisarmonica, ripercorrono un "lungo viaggio"
attraverso le milonghe ed i tanghi scoprendo una personale interpretazione, ora
classica, ora ricca d'improvvisazioni suggerite da quella "magica energia"
intrinseca nella musica di Astor Piazzolla.
PEPITO ROS
sax soprano
ENRICO DELLANTONIO sax
contralto
STEFANO MENATO sax tenore
GIORGIO BEBERI sax baritono
SIMONE ZANCHINI fisarmonica
Il gruppo
nella sua intensa attività, ha raggiunto notevoli successi, tra cui:
- Partecipazione al "X World Saxophone Congress" (Pesaro '92)
Partecipazione a varie rassegne e Festival jazz tra cui:
- Festival "I suoni delle Dolomiti" '92
- Festival Astor Piazzolla "Il tango da pensare" – Trieste (marzo '98)
- Inaugurazione Festival del Cinema Italiano a Francoforte (Germania ‘98)
- Festival "Castione Jazz" – (luglio '99) registrazione RAI 3
- Fiemme Sky Jazz – (marzo 2000) Predazzo TN
- Presentazione Cd "Carambolage" – Bolzano (marzo 2001)
- Festival "Summa Aestate" – Denno TN (giugno 2001)
- Clusone Jazz Festival – (luglio 2001)
- Estate Aperta – Edolo BS (agosto 2001)
MODERN SAXOPHONE QUARTET – SIMONE ZANCHINI Fisarmonica
ASTOR PIAZZOLLA: "IMAGENES DE TANGO"
- Velut Luna CVLD 04200
Questo cd dedicato al grande musicista argentino vuole mettere in risalto le
molteplici caratteristiche della sua musica: Astor Piazzolla ha completamente
rivoluzionato la musica della sua terra, che partendo da solide basi
"classiche", si è sviluppata grazie all'apertura verso l'improvvisazione
jazzistica, senza mai dimenticare però le radici folcloriche della sua terra,
che si avvertono in ogni istante delle sue composizioni.
Il primo brano IMAGINES 676, oltre a dare il titolo al lavoro, è emblematico di
questa ricerca che caratterizza tutto il disco: tipico esempio del "tango nuevo"
piazzolliano, esalta il concetto di "immagini" reali o fantastiche da accostare
ad ogni sua composizione così legate a paesaggi, situazioni o emozioni della sua
terra (in questo caso la città di Buenos Aires).
VUELVO AL SUR
è una canzone proposta in un arrangiamento particolare che ha
inserito delle variazioni armoniche e lasciato molto spazio all'improvvisazione
del saxofono soprano e della fisarmonica, in omaggio all'apertura verso il mondo
del jazz che Piazzolla ha sempre avuto nel corso della sua attività.
La formazione classica del musicista argentino viene esaltata nelle numerose
fughe composte; in alcuni casi ha composto corali e fughe secondo il modello
bachiano: CORAL
è un'esempio di armonie particolari applicate ad una forma
classica, eseguita dal solo quartetto che segue l'impostazione del quartetto
d'archi.
Gustavo Toker è uno dei più importanti bandoneonisti argentini dell'ultima
generazione: in omaggio al maestro ha composto ASTOR
QUE ESTAS EN LOS CIELOS,
brano assai complesso nella struttura, che nell'arrangiamento proposta lascia
molto spazio all'improvvisazione del saxofono tenore e della fisarmonica.
CONTRAMILONGA ALLA FUNERALA ha il carattere tipico di quella parte della
produzione piazzolliana più malinconica e riflessiva; la forma della
"contramilonga" si discosta dalla milonga tradizionale, soprattutto per una
diversa linea del basso e una struttura più variabile soprattutto a livello
ritmico.
Di carattere completamente diverso è invece ALLEGRO TANGABILE, dove viene
proposto l'aspetto più frenetico e vorticoso del tango: l'immagine di questo
brano potrebbe proprio essere il ballo più sfrenato.
L'ultimo lavoro discografico di Piazzolla è stato inciso nel 1991 con il
quartetto d'archi Kronos Quartet, intitolato "Five Tango Sensations": si tratta
di una suite composta da cinque brani, cinque "immagini" intese come sensazioni;
anche in questo caso il quartetto di saxofoni "lavora" come un quartetto
d'archi, proponendo due dei cinque brani: il primo intitolato
ASLEEP
e l'ultimo,
sotto forma di fuga, FEAR. Un omaggio al musicista argentino viene anche da uno
dei musicisti che partecipano a questo progetto:
TANGO PER ASTOR
è una
composizione originale per quartetto di saxofoni di Pepito Ros, che ha così
voluto ringraziare l'ispiratore di questo emozionante progetto.
OBLIVION
è uno dei capolavori di Astor Piazzolla, un brano che ha ispirato anche
altri musicisti importanti che ne hanno proposto propri arrangiamenti (ad
esempio Richard Galliano). In questo arrangiamento il brano continua con una
improvvisazione della fisarmonica, che partendo da un frammento della melodia,
sviluppa una cadenza assolutamente originale che lo collega al suo tango più
famoso, cioè LIBERTANGO.
Il cd si conclude con una milonga, cioè la forma forse più intensa e
significativa della musica argentina, caratterizzata dal tipico andamento del
basso e da una ricerca melodica che nella
MILONGA DEL ANGEL
raggiunge livelli di
espressività altissimi. L'immagine che vuole lasciare questo brano è una
sensazione sospesa, a volte malinconica ma anche piena di energia, sicuramente
emozionante nella sua intensità.
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Rassegna
stampa:
JazzIt
-
Maggio/Giugno Luglio
2001 n°4 - anno III
Da qualche anno la musica di Astor Piazzolla sta vivendo una seconda (o forse è
una prima?) giovinezza e non è un caso, crediamo, che sia proprio il jazz a
riproporcela con tanta forza. Come scrive Giorgio Beberi, infatti, "il germe (se
così si può dire) dell'improvvisazione è intrinseco nel Tango Nuevo.Non per
niente, Astor è stato considerato - a torto - un traditore dai tradizionalisti
dei tango". L'ultima rivisitazione, in ordine cronologico, della musica del
grande compositore argentino ci arriva dal Modern Saxophone Quartet, una
formazione in qualche modo "figlia" dei Sax Four Fun (vi troviamo infatti
Beberi, Menato, Ros), che però a differenza di questi ultimi si propone di
operare in ambito classico, pur senza rinunciare all'abbandono jazzistico ed
improvvisativo. Al quartetto si affianca (trattandosi di Piazzolla direi quasi
naturalmente) la fisarmonica di Simone Zanchini, a tratti in veste di solista,
altre come sfondo per le improvvisazioni dei sax. E a proposito dei sax,
vorremmo sottolineare l'originalità d'impostazione del quartetto, che affronta
le musiche piazzolliane con una delicatezza estrema, lavorando quasi in
filigrana. La percussività ed incisività tipica dei tanti 'saxophone quartets'
di impostazione jazzistica viene infatti qui sostituita da un intreccio vicino a
quanto potrebbe fare, ad esempio, un quartetto d'archi. La bellezza di melodie
immortali come Oblivion o Libertango fa il resto. (PAOLO PEVIANI)
Musica jazz
-
Agosto/Settembre 2001
n°8/9 - anno 57
Di Piazzolla vengono arrangiate dieci composizioni (note - Oblivion, Libertango,
Milonga dell angel - e meno note) che, con l'aggiunta di due brani originali,
costituiscono il repertorio di questo esordio del Modern Saxophone Quartet,
costituito da Stefano Menato, Pepito Ros, Giorgio Beberi (tutti membri del più
conosciuto Sax Four Fun) ed Enrico Dellantonio, ai quali si aggiunge la
fisarmonica di Zanchini; insieme sanno ben calarsi nel mondo musicale del
maestro del tango contemporaneo.
(M.F.)
CD CLASSICA
-
APRILE 2001 n°7 - anno 2
Tango, danza popolare, nobilitata dapprima nel quadro delle zarzuele spagnole e
accolta soltanto verso gli anni Dieci di questo secolo quale 'danza di società'
in tutta Europa, con i suoi movimenti 'rubati' e il suo ritmo binario figurato a
modo di habanera sta vivendo un momento magico sulla scia della rivalutazione
dei suo maggior profeta, l'argentino Astor Piazzolla (1921-1992). Tra le
pubblicazioni degne di nota apparse in questo ultimo periodo spicca questa di
una piccola etichetta di casa nostra (padovana), negli arrangiamenti per
accordeon (nome francese della fisarmonica) e quartetto di sassofoni.
lnnanzitutto Simone Zanchini: un 'mago' dell'accordeon (si ascoltino per esempio
le sue acrobazie in Vuelvo al sur: track n. 6). Forse in alcuni casi le sue
improvvisazioni risultano uno sfoggio di bravura un po' eccessivo, ma se di
peccato si tratta, è un peccato sicuramente veniale. Il Quartetto poi non solo
dimostra un assieme eccellente, ma ogni componente dell'ensemble (Pepito Ros -
sax soprano, Enrico Dellantonio - sax alto, Stefano Menato - sax tenore, Giorgio
Beberi - sax baritono) esibisce negli 'a solo' la padronanza della tecnica
strumentale nonché la perfetta adesione alle caratteristiche peculiari della
musica di Piazzolla. Pepito Ros, Enrico Dellantonio e Giorgio Beberi hanno
curato anche i riuscitissimi arrangiamenti dei dieci brani di Astor Piazzolla.
Le altre due tracce presenti sul CD Astor que estas en los cielos e Tango per
Astor sono composizioni originali scritte da Gustavo Toker e Pepito Ros come
'omaggi' postumi. Per gli amanti della danza argentina questo "Imagenes de
Tango" è irrinunciabile e da godersi tutto d'un fiato. Commento tecnico:
Splendida registrazione di una chiarezza e di un dettaglio eccellenti.
Ambientazione incredibilmente naturale. In una parola sembra di assistere
direttamente alla performance!
Marco Biotti
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Data pubblicazione: 18/11/2001
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