Mino Lanzieri
chitarra
Chitarrista/Compositore, nasce a Pompei il 17 aprile del 1982
Inizia a suonare da autodidatta all'eta' di 14 anni, in seguito studia tecnica
e armonia con il Umberto Fiorentino e Francesco Nastro.
Successivamente consegue vari "Master Class" partecipando a seminari tenuti da diversi
artisti del calibro di: Roscoe Mitchell, John Abercrombie, Jim Hall, Lee
Konitz, Peter Erskine, John Taylor, Steve Grossman, John Surman,
John Scofield.
Nel '07 e '08 partecipa ai jazz workshop di Orsara, sotto la guida prima di Steve
Grossman e poi di Stacy Dillard, vincendo entrambi gli anni la borsa
di studio.
Nel '09 si trasferisce per un breve periodo negli USA dove studia: a New York con
Jonathan Kreisberg e a Boston con Rick Peckham(Berklee College). Inoltre
durante il periodo trascorso negli Stati Uniti, ha l'opportunità di conoscere e
suonare con vari giovani talenti di spicco della scena jazzistica americana tra
i quali Ari Hoenig e Joe Friedman.
Ha partecipato a varie manifestazioni e festival come: Pescara jazz festival, Rijeka
jazz festival (Croazia), Festival Internazionale della Chitarra (Chieti), Verona
Jazz, Marigliano Jazz, Orsara Jazz Festival, Roccamorice jazz Festival, Ischia jazz
ecc.
Ha collaborato e suonato con diversi artisti di fama nazionale ed internazionale
tra cui: Gene Jackson, Reuben Rogers, Ulysses Owens, Stacy Dillard, Mark Sherman,
Rachel Gould, Jonathan Kreisberg, Antonio Faraò, Rotem Sivan, Pat Bianchi, Giovanni
Amato, Emanuele Cisi,
Pietro Condorelli, Francesco Nastro, Daniele Scannapieco, Joe Friedman,
Jason Hanna ecc.
Dal 2006 svolge un'intensa attività didattica tenendo seminari, lezioni di strumento
e musica d'insieme presso varie scuole ed accademie musicali tra le quali:
Accademia Musicale "G.Puccini" (AV)
CSMJC - Pompei (NA)
Ha all'attivo due album a suo nome:
"Things I See" (YVP 2006)
"The Alchemist" (Silta Records 2010)
ed uno come co-leader:
AsOne quintet "RoseDawn" (CatSound 2014)
File Audio (da Things I See):
Good News
July Afternoon
Nocturne Song
Poseidon
Tratto dall'intervista per Il Foglio costa d'Amalfi:
"Things
I See" nasce principalmente per un'esigenza interiore, cercare di mettere in musica
le mie emozioni…Questa è una cosa molto difficile da fare,ma forse anche la più
importante in musica,personalmente credo che dopo aver suonato una qualsiasi cosa,
dovremmo chiederci se essa ci rispecchia, se realmente noi "siamo" quello che abbiamo
suonato, solo percorrendo questa strada, un giorno forse, potremmo raggiungere quello
che ogni musicista o artista vorrebbe…e cioè comunicare attraverso la nostra arte….comunicare
sia con gli altri, che con noi stessi.
Mino Lanzieri
"Things I See" recensito da Giordano Selini
Il malioso saettare, dal punteggiato balestrare di coordinati affondi dal nitido
e impressivo scaturire,del chitarrista Mino Lanzieri, si irradia vincente nel cd
"Things I See". Sulla base dell'incalzante e incastico sospingere di Vigorito on
double bass e di La Pusata on drums, dalla spumeggiante carica ritmica. Lanzieri
fa zampillare uno stillante e magnetico periodare dal miniato e graduale dipanarsi
tra slancio e savoir faire in un intrigante intessere dal calibrato e stellante
sciorinare e circumnavigare con perizia discorsiva e luminosa facondia in un naturale
giostrare che si insinua con levita' e freschezza per uno scintillante trinare dall'efficace
spaziare e dal mirato coronare. Il terso estroiettare e il decisivo inanellare ricco
di svolte di Lanzieri scorre prezioso e rilucente con un ficcante dardeggiare in
scioltezza dal propulsivo delineare di doviziosi e crescenti spunti dal dinamico
pullulare e dal solatio gemmare con pregiate rifiniture di inventiva in continuita',
cui risponde Popolo, in particolare al sax tenore, con le poderose e radiose spirali
d'alea che si intensificano avvolgenti con spiccato gusto narrativo e si accendono
trascinanti con un gagliardo sgorgare ricco di apici e di ben modulata forza espressiva
dal munifico ed esuberante effondersi e dall'emozionale profondere e pretendersi
intriso di verve e abbrivio dal rigoglioso ed esugnante veleggiare e Nastro al pianoforte
con il suo vivido e chiaro rintoccare dal cristallino fluire in un florido rabescare
che si infittisce con adamantina sagacia e avvincente agilità in un coinvolgente
schiudersi e sciabordare e in un ben definito diramarsie e giustapporre che si libra
e si svolge con venusta e animata limpidezza in divenire per quadri jazzistici a
5 dalla fulgida comunicativa e dalla armonioso briosità.
Giordano Selini
Per contatti e informazioni:
Mino Lanzieri
tel. 3384988989
email: mino.lanzieri@aliceposta.it
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Data ultima modifica: 05/03/2015
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