Giancarlo Perna Acoustic Project
Macedonia Mista

1. Fiano d.o.c. 3.48 
2. Macedonia Mista 4.27 
3. Calma apparente 5.16 
4. Itaca 5.06 
5. Controcorrente 4.47 
6. Astor's Mood 4.27 
7. In Fondo al Mare 4.29 
8. Bossa Storta 5.18 

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Produzione: Altre Menti sas
Produttore esecutivo: Angelo Perna
Direzione e Coordinamento: Bruno Striano
Produttore artistico: Giancarlo Perna
Copertina: James B. MacLeod
Fotografie: Mimmo Perna
Registrazione: Piero De Asmundis
Studi: Hypnocampo Studio-Napoli
Missaggio: Bob Fix e Giancarlo Perna
Masterizzazione: Bob Fix
Realizzazione grafica: Alessandro Fruilio
Stampa: Grafica Solferino-Ercolano

Basso : Vittorio Pepe
Batteria : Sergio Di Natale
Chitarre e Bouzouki : Giancarlo Perna
Contrabasso: Sergio Fusaro
Fisarmonica: Luca Urciuolo
Piano: Peppe Cozzolino, Piero De Asmundis
Percussioni: Ciccio Merolla, Emidio Ausiello
Sax: Annibale Guarino
Tastiere: Peppe Cozzolino
Trombone: Roberto Schiano
Vibrafono: Pasquale Bardato
Voce: Giuliana Formisano, Auli Kokko


Non è la prima volta che mi trovo a stendere la presentazione di un disco di giovani musicisti e neanche la prima volta che gli stessi appartengono all'area partenopea, aria che, volendo,oltre che friggere si può anche acquistare in barattolo (o buatta o boite), il che la dice lunga sul patrimonio di fantasia dei nostri eroi. E' però la prima volta che mi capita dopo aver lungamente respirato l'aria di cui sopra. 
Di una cosa sono lieto, o fiero, fate voi: ovvero che la napoletanità intesa come comodo rifugio, alibi, appiglio o riferimento superficiale risulti abbondantemente superata. Ascoltiamo della musica a tutto tondo in cui ispirazione e sviluppo fluiscono senza artifici ma, al tempo stesso, con la sensazione di allearsi con una preziosa intelligenza architettonica. Giancarlo Perna al suo debutto discografico come leader è già musicista maturo in grado di esprimere una sua cifra stilistica che, se e quando rende omaggio a dei numi tutelari (a cominciare da Piazzolla, ma non solo) lo fa senza uso di carta carbone, bensì traducendone lo spirito e l'insegnamento per dar luce a un percorso autonomo. 
Musica gradevole, addirittura (scusate la parolaccia) orecchiabile, professionale nel senso nobile del termine, impegnativa per i bravissimi esecutori e per l'ascoltatore: e chi ha detto che le cose debbano essere in contraddizione?
Bruno Tommaso

Rassegna stampa

E' un periodo fecondo per il jazz napoletano, e non solo da un punto di vista quantitativo. Giancarlo Perna, jazzista napoletano classe '61, arriva al suo esordio discografico con "Macedonia mista", edito da Altre Menti edizioni. Il titolo spiega l'ecletticità di questo itinerario sonoro che passa per brani-tappe di un viaggio non solo musicale: "Itaca", "In fondo al mare", l'iniziale "Fiano doc" che ribadisce le radici partenopee della chitarra di Perna, ovvero l'incisività cantabile delle sue melodie sospese tra la città porosa, le modalità improvvisate del jazz, la passione per il tango di Piazzolla (amatissimo a Napoli) e i ricordi della cultura greco-macedone. Sulla libertà creativa di questo cd, a cui ha partecipato la crema della scena jazzistica napoletana, scrive nell'interno della copertina un jazzista di rango come Bruno Tommaso, attualmente docente di jazz al conservatorio di San Pietro a Majella. (www.napolimusic.it)


Comunicato stampa - Altre Menti Edizioni
"Macedonia Mista" è il primo lavoro discografico da solista del chitarrista Giancarlo Perna e costituisce la realizzazione di un progetto ("Acoustic Project") iniziato nel 1998 insieme ad altri musicisti che hanno poi partecipato al disco stesso e mirato alla presentazione di composizioni originali di impronta jazzistica con forti contaminazioni etnico-mediterranee.
Il titolo "Macedonia Mista" dal significato ambivalente, poiché si riferisce sia alla particolare ispirazione musicale dell'area territoriale greco-macedone, sia alla varietà delle contaminazioni espressive presenti nel CD. La presenza di alcuni brani, Itaca, Macedonia Mista, In fondo al mare ecc., alludono ad una serie di suggestioni, tipicamente etniche che diventano momenti di ispirazione della maggior parte delle composizioni. Il risultato è un prodotto artistico caratterizzato da una particolare fusione tra le radici musicali mediterranee del compositore napoletano, che si rispecchiano nell'incisiva cantabilità melodica e nella spiccata ritmicità delle composizioni, e le modalità creativo-improvvisative tipiche del jazz, che conferiscono al linguaggio musicale una notevole libertà espressiva. 
Questo lavoro discografico rappresenta, come ha specificato lo stesso compositore, "un viaggio musicale" interiore e ideale, ma, allo stesso tempo, ricco di suggestioni, di suoni e ritmi che ci riportano ad un immagine colorata del mondo.
Il CD coinvolge diversi musicisti napoletani noti per la loro poliedricità artistica: Giuliana Formisano e Auli Kokko (voci), Annibale Guarino (sax), Vittorio Pepe (basso), Luca Urciuolo (fisarmonica), Sergio Fusaro (Contrabasso), Roberto Schiano (Trombone), Pasquale Bardaro (vibrafono), Peppe Cozzolino (tastiere), Piero De Asmundis (piano), Sergio Di Natale (batteria), Emidio Ausiello e Ciccio Merolla (percussioni).
La distribuzione del disco è curata da "Altre Menti Edizioni" attraverso il sito www.altrementi.com dove è possibile ascoltare parte dei brani (demo) e acquistare il CD on-line.

Altre Menti Edizioni
Responsabile P.R.
Dott. Nidia Riccio

Fantasie variopinte nel primo disco del chitarrista napoletano Giancarlo Perna.
NAPOLI – Una fantasia variopinta fatta di sfumature e mezze tinte. Otto pezzi che dondolano su equilibri instabili e allo stesso tempo idilliaci. Musica che non cerca né un tetto, né tantomeno una definizione. Questa è la "Macedonia mista" che Giancarlo Perna ha preparato per tutti gli appassionati della musica libera.
Già, perché il primo disco del chitarrista napoletano, se esprime un messaggio, o almeno un proposito è proprio quello della libertà.
I brani sprigionano ora tensione, ora serenità, in un continuo movimento che sfugge ad ogni direzione, anzi le tocca tutte. La musica etnica è uno sfondo sul quale si alternano il tango di "Astor’s Mood", le carezze di una "Calma apparente" e il calore di una "Bossa storta". Ma affiorano anche suoni sudamericani e reminiscenze legate alle radici, quelle della musica partenopea. Evoluzioni che trovano un terreno comune, quello del ritmo.
"Macedonia mista" è un lavoro multiforme che però non abbandona mai quel concetto di dinamismo, annunciato in apertura dalla bellissima "Fiano d.o.c.".
Qui il sax di Annibale Guarino dipinge una scia melodica di rara delicatezza. Le percussioni di Ciccio Merolla, il basso di Vittorio Pepe e le bacchette di Sergio Di Natale fanno il resto, con le chitarre di Giancarlo Perna. Ecco, le chitarre. Sono acustiche e classiche, perché questo, ci avverte la copertina, è un "acoustic project".
La loro presenza è sempre discreta, elegante, funzionale allo svolgersi del progetto comunicativo. Non c’è mai la prevaricazione o l'invadenza del solista. "Macedonia mista" è il disco di un chitarrista, ma l’egocentrismo e il soliloquio lasciano posto ad una vis espressiva che si nutre di contrappesi.
L’intelligenza è il gusto di Perna stanno proprio nella ricerca di una cifra artistica nuova, slegata da stilemi consunti e lontana da involuzioni autoreferenziali.
Il disco si avvale di contributi pregiati: oltre ai nomi già citati, troviamo i vocalizzi di Giuliana Formisano e Auli Kokko, la fisarmonica di Luca Urciuolo, il vibrafono di Pasquale Bardaro, il piano di Piero de Asmundis e le tastiere di Peppe Cozzolino.
Il CD "Macedonia mista" di Giancarlo Perna si può
acquistare sul sito www.altrementi.com, pagando sia con carta di credito che in contrassegno
Davide Cerbone - Cronache di Napoli, 28 maggio 2000
Macedonia mista: Mediterraneo, Musiche e colori
PORTICI. "Macedonia Mista" è la denominazione del primo lavoro discografico del chitarrista Giancarlo Perna. Macedonia mista come emblema della ricerca contaminante, o meglio meticciata, del musicista porticese che già nelle immmerevoli collaborazioni ha attraversato sentieri originali di chiara marca jazzistica che intersecavano poi i numerosi e multiformi percorsi delle musiche del mondo. In questa operazione l’incontro/confronto è con gli echi mediterranei che rimbalzano, come forma viva, dalla mitica Partenope verso l’antica "mater" greco-macedone, come si evince anche dal titolo di alcuni brani: "Itaca", "Macedonia Mista", "In fondo al mare". Suggestioni tipicamente etniche, nell’accezione originaria dell’etimo, che diventano momenti di ispirazione della maggior parte delle composizioni.
Le composizioni lasciano trasparire la notevole libertà espressiva che contraddistingue il musicista, capace senza alcuna preclusione di sorta, anzi con precipua volontà, di (con)fondere le radici mediterranee con gli stilemi tecnico improvvisativi del jazz. Il risultato? Un viaggio alla scoperta dei recessi più profondi dell’anima, o delle anime per meglio dire, pregna di suggestioni, ritmi, suoni, colori... Il progetto coinvolge, con l’autore, anche alcuni delle personalità più significative della scena musicale partenopea.
g.e. - Il Giornale di Napoli, 19 maggio 2000
Il chitarrista Giancarlo Perna emoziona con una "macedonia" di stili 
Con qualche capello bianco in più ma con la freschezza dell’esordiente, il chitarrista Giancarlo Perna ha presentato il suo primo cd, "Macedonia mista". Dopo vent’anni di collaborazioni con musicisti napoletani (Daniele Sepe, Marco Zurzolo, James Senese, Edoardo Bennato), Perna, che fa tirocinio di jazz al Conservatorio con Bruno Tommaso, ha partorito un prodotto finalmente suo. Il disco che comprende otto composizioni è un frullato di emozioni, ma anche una testimonianza legata alla guerra nell'ex Jugoslavia. Per il resto la linea generale è il condensato delle passioni e della formazione didattica di Perna: un jazz imbevuto di tutte le contaminazioni nate negli anni Settanta. Quelle legate agli Oregon e ai Weather Report, ma anche le più recenti , sensibili ai colori balcanici, come ha mostrato il concerto al Granhattan di Portici. Con Annibale Guarino al sax, Vittorio Pepe al basso, Pierluigi Villani alla batteria, Giuseppe Cozzolino alle tastiere, Emidio Ausiello alle percussioni e Giuliana Formisano alla voce, Perna ha sciorinato tutto il repertorio, da "Itaca", ispirato al mare ionico, a "In Fondo al Mare", quello partenopeo un po' meno trasparente, da "Bossa Storta", un anomalo tempo quinto, a "Astor’s Mood" dedicato a Piazzolla.
Stefano de Stefano - Il Corriere del Mezzogiorno (Corriere della Sera), 19 maggio 2000


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Data ultima modifica: 21/12/2000





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