Giampiero Prina


All'alba del 12 agosto, alla clinica S. Raffaele di Milano, è spirato Giampiero Prina. Era in cura da quindici anni per una grave patologia al sistema linfatico, sostenuta con esemplare dignità, ma anche con una risposta piena di fiducia e di slancio creativo.
Anche negli ultimi giorni della sua vita, Giampiero faceva progetti a breve e lungo termine. Ecco che l'immagine dell'uomo, un giovane uomo, è delineata e va a coincidere con la forte identità artistica nata e cresciuta a Milano e poi rivelatasi in campo nazionale e internazionale.

La musica, il jazz contemporaneo, le percussioni, la batteria, il suo polistrumentismo e l'ideazione di nuovi progetti musicali, queste erano le sue grandi motivazioni.

Prina è stato batterista jazz di rara perfezione, di squisito professionismo, testimoniati in innumerevoli presenze accanto a solisti italiani e stranieri di prima grandezza.

Tutto ciò fa si che Giampiero Prina sia parte incancellabile della Storia del Jazz contemporaneo.

Per quanto mi riguarda ho avuto il privilegio di averlo come alter ego sin dagli anni '70, in tutte le mie formazioni sia in concerto sia su disco; dapprima con la "Solar Big Band" poi con il quintetto, poi con il Globo Quartet e ultimamente con la "Proxima Centauri Orchestra" Proprio per quest'ultima formazione di 15 solisti (che già con Giampiero alla batteria, aveva realizzato il disco "Enigma" per la Soul Note) soltanto qualche settimana fa ho composto ed eseguito una lunga composizione per batteria e orchestra imperniata sul grande drumming di Giampiero. E' la storia di un cantore di una metropoli di oggi. Non ha potuto suonarla lui. Darà il titolo al nostro nuovo disco: "Urban Griot" (a Giampiero Prina).

Giampiero vive.

Giorgio Gaslini


scritto tratto dal sito ufficiale di Giorgio Gaslini

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Data ultima modifica: 15/11/2006





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