Gianmario
Liuni inizia gli studi di pianoforte Jazz all'età di 15 anni. In giovane età
si era dedicato allo studio della chitarra, della teoria musicale e dell'armonia
con il M° Mario Trama.
Frequenta, per diversi anni, i corsi del M° Arrigo Cappelletti presso il
CDM di Milano. Partecipa ai seminari estivi di
Siena Jazz,
seguendo le classi di pianoforte (M° Franco D'Andrea), musica d'assieme (M° Stefano
Battaglia) ed armonia. Perfeziona la tecnica pianistica e il repertorio classico
con la pianista Barbara Tripodi. Studia presso il CPM di Milano con il M° Franco
D'Andrea dove consegue a pieni voti, nel 1998,
il diploma interno del "Corso professionale di specializzazione in pianoforte Jazz".
Si dedica agli studi di armonia, arrangiamento e composizione con il M° Umberto
Fusco. Successivamente amplia il repertorio classico e approfondisce le tecniche
compositive con il M° Marco Iannelli.
Pubblicazione di CD con musiche di sua composizione:
1996: "Suite for Sarajevo" (Ed. Ishtar), lavoro
collegato alla prima esposizione della Bosnia, come paese indipendente, alla Triennale
di Architettura di Milano. Il lavoro gli viene commissionato direttamente dal consolato.
1999: pubblica per le Edizioni Rugginenti i
"Quadri della Passione", commento poetico, per pianoforte solo, alla lettura di
poesie tratte da "Il Libro della Passione" del poeta cileno Josè Miguel Ibàñes Langlois
(Ed. Ares). Il lavoro, viene più volte eseguito in pubblico in diverse chiese e
teatri d'Italia.
2001: esce per le Edizioni Ares una versione
rinnovata dei "Quadri della Passione", allegata alla quarta edizione del libro.
2003: le Edizioni Splasc(h) pubblicano "Altri
Porti", comprendente brani in trio e in quartetto. Oltre al pianoforte e piano elettrico,
il progetto vede la partecipazione di
Alessio Pacifico
alla batteria, Tito MangialajoRantzer al contrabbasso e Sandro
Cerino ai fiati. Le note di copertina sono firmate da Arrigo Cappelletti.
2004:
pubblica per le Edizioni Splasc(h) "Mottetti". L'organico è costituito dal trio
già di "Altri Porti" con la presenza della cantante mezzosoprano Maria Antonazzo.
Il lavoro intende esplorare ed approfondire le potenzialità melodiche insite nella
sua musica attraverso l'uso della voce.
2005: le edizioni Advice Music pubblicano "Un
soffio soltanto". Il progetto, avendo come centro di ispirazione i testi della poetessa
e autrice teatrale Mara Cantoni, vede la partecipazione della cantante
Daniela Panetta
e dei fiati di Sandro Cerino e Giulio Visibelli. La sezione ritmica
è affidata alla batteria di
Alessio Pacifico,
al contrabbasso di Tito Mangialajo Rantzer e alle percussioni di Elio
Marchesini.
2006: pubblica "Conversation with Africa"sempre
per le edizioni Advice Music. Questo lavoro, pur avvalendosi dello stesso organico
di "Un soffio soltanto" si distingue nettamente dal precedente per la sua decisa
ricerca ritmica e il suo sapore "africano", non inserendosi in un contesto etnico
ma traendo la sua linfa dalla cultura jazz.
2007: esce per Advice Music "Tricercando", lavoro
interamente dedicato al trio jazz con contrabbasso e batteria. Suoi compagni i fedelissimi
Tito MangialajoRantzer e
Alessio Pacifico.
2008 : l'autore pubblica un omaggio alla persona
e all'opera del poeta fiorentino Alberto Caramella (1928-2007),
in un CD doppio dal titolo "Il soggetto è il mare" (Ed. Advice Music; CDAM 014),
titolo ripreso della silloge in cui il poeta raccoglie, in maniera trasversale alle
sue precedenti opere, tutte le poesie che traggono ispirazione o in qualche modo
rimandano al mare come protagonista indiscusso della scena.
Le poesie musicate sono affidate alla splendida interpretazione di Maria Patti,
mentre il resto del quintetto vede, oltre all'autore al pianoforte,
Alessio Pacifico
alla batteria, Elio Marchesini alle percussioni,
Marco Ricci
al basso elettrico e Sandro Cerino ai fiati.
2009: Rugginenti Editore pubblica una partitura
per due pianoforti dal titolo "Politango".
2010: "Jazz Variations" (Advice Music). Una
riscoperta in chiave jazz della forma classica delle variazioni su tema dato, con
un organico formato dal tradizionale trio jazz affiancato dal Quartetto d'archi
del Teatro La Fenice. Al basso elettrico si avvale della collaborazione di
Marco Ricci,
mentre alla batteria di
Alessio Pacifico.
2012: "Happy Choice" (Advice Music). Liuni cerca
nuove strade espressive accostandosi al mondo elettrico del jazz-rock con i suoi
peculiari ritmi e timbri. Una band di eccellenza composta da
Luca Meneghello
alle chitarre, Alessio Pacifico alla batteria,
Marco Ricci
al basso elettrico, Giulio Visibelli al sax soprano e Gianmario Liuni
al piano elettrico e tastiere, ha garantito uno splendido risultato complessivo."
2014: "Upriver" (Advice Music). Il progetto
prosegue e approfondisce la ricerca nel mondo del jazz elettrico contemporaneo,
già di "Happy Choice", aprendola a nuovi ritmi e situazioni (Tango, Latin, Blues,
Rock...), con il contributo della precedente infuocata formazione ma con Gianluca
Alberti al basso elettrico.
2015: "Stabat Mater" (Advice Music) . Un particolare
e singolare omaggio nell'ambito della musica sacra vede coinvolto Liuni nella scrittura
per un quintetto da camera, di cui fanno parte Eleonora D'Ettole (mezzosoprano),
Giulio Visibelli (flauto traverso), Sandro Ceccarelli (corno francese),
Stefano Dall'Ora (contrabbasso) e l'autore al pianoforte. Il progetto sviluppa
in cinque movimenti la contemplazione-preghiera del famosissimo testo di Jacopone
da Todi, a cui si aggiungono un "Salve Regina" e un addendum, "Dolce Signora", in
cui Liuni completa il suo omaggio con un testo di sua composizione.
2019: "Gianmusicario" (ed. Advice Music). Un possibile autoritratto
dell'autore attraverso un caleidoscopio musicale in cui l'unità dell'immagine si
frammenta in nove brani originali. Le composizioni presentano diversi organici,
da quelli più elaborati con quartetto d'archi (Khora Quartet), fiati (Giulio Visibelli), chitarre (Luca Meneghello), pianoforte (Gianmario Liuni), basso
elettrico (Marco Ricci) e batteria (Martino Malacrida), al classico trio Jazz.
Ritmi, tempi e sonorità che variano e che, quasi involontariamente, sintetizzano
2020: "My Piano Life, a Collection" (ed. Advice Music). Un poderoso cimento al pianoforte in tre distinte direzioni, dai brani solo scritti a quelli totalmente improvvisati, che è una raccolta nel suo senso pieno (My written music - Around Jazz - Improvisations). L'artista passa nel vigneto della sua vita musicale e vi raccoglie tutti quei grappoli-brani nati per il pianoforte o che per esso possano essere adattati. Vi troverete perciò anche molti brani già delle sue precedenti pubblicazioni con gruppi allargati, ma che qui suonano più intimi o comunque inevitabilmente diversi.