Franco Lauria
batteria, percussioni
Franco
Lauria, all'anagrafe Francesco, nasce a Napoli il 2 Maggio
1951 in una famiglia normalissima che non vanta,
come tradizione e nel proprio nucleo, personaggi dello spettacolo o dell'arte in
generale, tanto meno la presenza di musicisti. Probabilmente l'accostamento alla
musica ed alla batteria in particolare (anche se istintivo) potrebbe essergli attribuito
ad un contesto "casuale" influenzato in modo non indifferente dagli anni 60, periodo
della sua adolescenza, che vede la nascita e lo sviluppo di un'enorme quantità di
musicisti e, quindi, di gruppi musicali. All'età di undici anni compra il primo
paio di bacchette ed il primo metodo di batteria che custodisce ancora oggi gelosamente:
Il Batterista Autodidatta di Aldo e Antonio Buonomo. Da lì comincia
ad interessarsi e ad appassionarsi allo strumento (che non possiede) ed a cercare
il modo per potere trasformare questa "attrazione", forse già presente inconsciamente,
in qualcosa di più concreto.
Napoli 1968: La prima batteria vera,
dopo i vari tentativi di assemblare tutto ciò che potesse "fare rumore" e dare una
parvenza di strumento come: sedie, fustini di detersivo (che all'epoca erano cilindrici),
i classici coperchi di pentole etc.., è una Hollywood Meazzi che gli permette di
fare le prime esperienze musicali suonando in gruppi dilettanti formati da amici
studenti e, successivamente, da semiprofessionisti. A diciotto anni fa parte del
primo gruppo professionale: Carmine Dattilo, chitarrista impegnato spesso
in formazioni orchestrali della Rai di Napoli.
Da questa esperienza, sicuramente più impegnativa, capisce che il "fai da
te" non basta più per cui alla fine del 1968
si iscrive al Liceo Musicale di Napoli, scuola specializzata in percussioni classiche
e batteria jazz, diretto da Antonio Buonomo, dove comincia gli studi con
il "mitico" Maestro di batteria Walter Scotti.
Nel 1970 sia l'attività professionale
che gli studi vengono interrotti dal Servizio Militare: "Genio Pionieri"; destinazione:
Torino; incarico (sarebbe stato troppo logico e semplice entrare in una banda musicale
dopo serie di test e di domande in proposito!): Pilota Carri!
Finita
questa travagliata avventura di quindici mesi, Franco torna a Napoli e trova, fortunatamente
ed in poco tempo, un gruppo che lavora molto all'estero con cui rimane per circa
quattro anni: Laura e la Troupe.
Con questi parte subito per la Tunisia dove acquisisce esperienze professionali
e personali non indifferenti dovute, da una parte, all'impegno musicale che prevedeva
l'esecuzione e l'interpretazione di una vasta gamma di generi e di stili musicali
internazionali, dall'altra, all'influenza etnica ed etica di migliaia di persone
conosciute nell'arco di circa tre anni provenienti da tutte le parti del mondo.
Nel 1975 si trasferisce a Parigi ed approfittando
dell'occasione frequenta per un breve periodo la famosa scuola di batteria di
Kenny Clarke e Dante Agostini.
Nel 1976 ritorna in Italia e si stabilisce
a Milano dove nel frattempo si era trasferita la famiglia. Qui collabora con molti
gruppi musicali ma il meccanismo lavorativo, seppure professionale, gli sta un po'
"stretto" per cui nel 1978 ripristina i contatti
con Laura e la Troupe con cui parte per la Grecia dove suona per sei mesi al Delfia
Club (Eratini). Subito dopo riparte per la Costa D'Avorio e, qui, rimane per altri
sei mesi lavorando al Casinò dell' Intercontinental Hotel di Abidjan.
Rientrato a Milano in attesa di nuovi ingaggi collabora con un gruppo di
"ragazzini" preparati ed ambiziosi (il più vecchio ha 18 anni) con cui si diverte
moltissimo in quanto, non essendo intenzionati a seguire i canoni tradizionali della
professione ma con l'obiettivo di un futuro discografico non necessariamente commerciale,
si permettono di suonare solo ciò che gli piace visitando generi musicali come il
Jazz Rock, precursore della Fusion. Risultato: lavoro poco e niente; divertimento:
tantissimo! Però il tempo ha dato loro ragione perchè si tratta dei Novecento!
Nel frattempo (1980) si trasferisce da
Napoli a Milano un giovane batterista, ma grande talento, che vince il concorso
alla Rai di Milano: Alfredo Golino.
Un po' per le origini partenopee, un po' per le conoscenze comuni riguardanti il
Liceo Musicale di Napoli e per la stima nei confronti del papà (Antonio Golino
grande jazz-man ed insegnante) tra Lauria ed Alfredo si instaura un rapporto di
amicizia e di collaborazione didattica che, intervallato da pause professionali,
dura per circa venti anni, fino al 2000.
Contemporaneamente Franco suona con altri gruppi ed insegna in altre scuole
ma alla fine del 1984 sente ancora il bisogno
di evadere e parte per le Antille dove lavora per circa quattro mesi sulla nave
da crociera "Galileo" con il gruppo musicale Manhatthan Skyliners (Florida,
Bahamas, Messico).
Al suo rientro collabora con Eugenio Mamedoglu e Marisa Frigerio,
rispettivamente pianista e cantante residenti in Svizzera, con i quali realizza
una serie di concerti che spaziano dalla musica commerciale al Jazz. Allo stesso
tempo insegna alla loro scuola di musica di Lugano. Dopo questa esperienza, viene
ingaggiato dall'orchestra di Tino Pigni, reduce da un impegno decennale con
la rete televisiva "Antenna 3", per una tournee; in Italia meridionale.
Nel
1986 viene assunto, con contratto trimestrale,
dalla Rai di Milano come batterista e percussionista in occasione della trasmissione
"Chi tiriamo in ballo" condotta da Gigi Sabani.
Nel 1988 entra nello storico gruppo di
Augusto Righetti: I Bravo con cui collabora per due anni partecipando
a numerosi concerti tra i quali uno in particolare che riguarda una ulteriore premiazione
delle Olimpiadi di Seul (1988) svoltasi allo
Sporting Club di Montecarlo alla presenza del Principe Alberto Ranieri.
Inoltre è presente, sempre con i Bravo, in circa ottanta passaggi televisivi
tra cui "Aspettando Sanremo" (Emergenti), Festival di Sanremo
1989.
Tra i vari concerti, Lauria, s'imbatte in un'altra situazione unica e particolare:
"Africa chiama Italia". Si tratta di una manifestazione che si svolge, il 6 Maggio
1995, al Palazzetto dello Sport di Pavia che
vede come protagonista Monsignor Milingo (l'Arcivescovo Esorcista) che, per mezzo
dei propri servigi e con l'ausilio di brani musicali caratteristici arrangiati dal
Maestro Mino Fabiano, ha lo scopo di raccogliere fondi per aiutare il suo
paese di origine: lo Zambia. Mentre l'attività musicale comincia a diminuire, Franco
incrementa quella didattica riversando in questo campo le proprie conoscenze ed
esperienze.
Alla fine del 1995 pubblica un metodo
"prontuario" che riguarda i Ritmi della batteria dalla nascita di quest'ultima ad
oggi: Guida ai Ritmi Fondamentali Applicati alla Batteria
(in cantiere ha ancora altri metodi da ultimare!).
Ancora una volta (1996) Franco si allontana
dall'Italia per quattro mesi svolgendo l'attività di musicista ed animatore alle
Maldive: Giravaru Resort.
Nel 2001, a Milano, incontra per caso
un amico discografico che non vedeva da tempo, Angelo Giancarlo, che, dopo
varie insistenze, lo convince a collaborare ad un progetto riguardante un chitarrista-cantante
di origine gitana: Manolo.
Da
allora ad oggi (2006), Lauria fa parte del gruppo
di Manolo y los Gipsy che vanta numerosi concerti e trasmissioni televisive
sia in Italia che all'estero. Allo stesso tempo Franco suona con un quartetto Jazz
formato da amici musicisti, avviato da anni, con cui condivide esperienze e sperimentazioni
musicali: Playtime.
Oltre i punti salienti menzionati, Franco Lauria ha fatto parte di
almeno settanta formazioni musicali (tra gruppi ed orchestre professionali) vantando,
inoltre, collaborazioni, anche se a volte occasionali, con noti personaggi dello
spettacolo come (in ordine casuale): Bruno Lauzi, Al Bano e Romina P., Fred Bongusto,
Amanda Lear, Celeste, Franco Simone, Giuni Russo, Malandrino e Veronica, Claudio
Lippi, Sante Palumbo, Sergio Gamberini,
Gianluigi
Trovesi, Rhoda Scott, Elis Donà, Victor Bacchetta, Mino Fabiano, Vince Tempera,
Gianfranco Lombardi, Novecento, Augusto Righetti, Tony Negri, Gabriele Lorenzi,
Ciato Big Band, Big Band Svizzera, Marco Detto, Friend's Big Band, Monsignor Milingo,
Mamadì etc.
Visto che spesso si tende ad evidenziare soltanto i contesti più importanti
ed i personaggi "più in vista" che si sono intercalati nel corso dell'esistenza
di una persona, è quasi d'obbligo, ma sicuramente giusto, menzionare anche gruppi
ed artisti che, apparentemente in secondo piano e spesso nell'oscurità, hanno contribuito
all'evoluzione musicale ed a volte (sarebbe da ipocriti non ammetterlo) anche alla
sopravvivenza! (in ordine cronologico, dai primi agli ultimi): Fred California,
Cristiano, Nicola D'Alessio, Ricky Tamaca, I Baseball, Umberto Benny, Les Bon Bons,
Franco Zerilli, Tino Pigni, Gino Magi, Rudy Brass, Franco Tringale, Claudio Piscina,
Raff ed Enzo Martella, Blue Note e tanti altri.
Attualmente l'impegno principale di Lauria è quello di dedicarsi prevalentemente
alla didattica musicale, campo, in cui è convinto di potersi esprimere con tranquillità
e serietà.
Per contatti e informazioni:
Franco Lauria
email: info@francolauria.it
web: http://www.francolauria.it
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Data ultima modifica: 23/06/2007
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