* La Musica rappresenta una forma di Architettura proiettata
verso l' ALTO / ALTRO!!!! (alto in senso psichico e non ovviamente sociale…)
* IL musicista è un artigiano che da' forma logica ai movimenti e
con il proprio corpo crea forme impalpabili !!!!
L'armonia è data da un rapporto logico e coerente tra le varie parti!!!!! Attraverso
il Jazz comunico la mia visione di APERTURA AL MONDO !!!!!
Nel jazz si riescono a far coesistere elementi apparentemente lontani!!!
La poliritmia (nella musica jazz non se ne può fare a meno) è la metafora del RELATIVISMO
CULTURALE !!!
Da
anni sto cercando di individuare una strada… all'interno della grande famiglia del
Jazz, una qualche "personale" forma espressiva…La mia storia musicale è costellata
delle più svariate esperienze: dal pop al latin, dallo swing al be bop, dalla fusion
al funk. Tutto ciò mi ha in qualche modo formato e condizionato nell'attuale scelta
stilistica…
Frequentando l'università a Padova a metà degli anni '70, ho avuto modo di ascoltare
decine e decine di concerti con alcuni dei più grandi musicisti jazz: da Cecil Taylor
a Joe Zawinul, da Chick
Corea ad Antony Braxton, da Lester Bowie a Randy Weston, da
Pat Metheny
a Joe Pass, da Herb Ellis a Barney Kessel … La mia formazione musicale in quel periodo
si basava da un lato su studi classici (riesco ad acquisire il "diploma" di teoria
e solfeggio al conservatorio "Tomadini" di Udine…inevitabili gli studi del Carulli,
Giuliani, Sor ma anche Tarrega, Pujol, Villa Lobos, Lauro,Tapajos, Powell), dall'altro
su studi jazz, frequentando a Venezia i corsi di chitarra tenuti da Augusto Mancinelli.
Le mie esperienze con altri musicisti veneti sono caratterizzate da notevole eclettismo.
Per vari anni ho militato in un trio formato da sax contralto, chitarra e contrabbasso:
i brani del gruppo erano per la maggior parte appartenenti allo stile bop. Altre
esperienze interessanti riesco ad averle negli anni '80, divenendo il chitarrista
della "Blue Note
Orchestra" di Treviso, con la quale ho modo di acquisire le modalità espressive
tipiche dello swing suonando in varie piazze e teatri dell'Italia settentrionale.
Partecipo ai seminari organizzati a Castelfranco V.to dall'Associazione "Veneto
Jazz" seguendo i corsi del chitarrista Jack Wilkins e del pianista Harold Danko,
insegnanti della "Manhattan Jazz School" di New York. I concerti e le serate musicali
si moltiplicano e ho modo di suonare con numerosi jazzisti della scena veneta. Faccio
parte per alcuni anni di un quartetto che ripropone diversi brani di
R.Galliano.
Con esso mi esibisco in alcune città venete e uno dei componenti del gruppo è R.Caon,
contrabbassista dell'attuale progetto. Ho insegnato chitarra jazz, armonia e tecnica
dell'improvvisazione per vari anni. In quel periodo mi dilettavo nella trascrizione
di soli di vari autori… Tra le altre cose ho dedicato molto del mio tempo ad ascoltare,
analizzare e trascrivere gli assoli del grande Chet Backer, del quale spero mi sia
rimasta qualche "traccia" nel mio modo di suonare…
Registrazioni:
"Novecento in musica" con la
Blue Note Orchesta
di Treviso diretta dal maestro Luciano Buosi, prodotto da Giorgio Vitali, Jesolo,
Venezia. (1998)
"Bossanova samba e tradizional cubano" con Gianni Cadorin chitarre e voce, produzione
propria, Treviso. (2002)
"Musiche di
R. Galliano" con Mirko Satto fisarmonica cromatica, produzione propria,
Treviso. (2005)
"Standard ma non troppo" con Oriana Filippozzi piano, Roberto Caon contrabbasso,
Marco Carlesso batteria, prodotto dalla Philology Records Macerata. (2010)
Alcune
recensioni del cd "Standard ma non troppo"
1---Parlando del chitarrista: "…eccellente strumentista…". Parlando del cd:
"Ho trovato in esso una particolarissima atmosfera di poetica magia che lo rende
assolutamente fascinoso … la noia non riesce a prevalere mai e alla fine ci si alza
dalla poltrona con la certezza di aver ascoltato qualcosa di unico e pregnante che
è destinato a restarti dentro…mi sono sorpreso durante tutto l'ascolto a non aver
mai desiderato altro da quello che stavo ascoltando e a sentirmi ad ascolto finito
pacificato, rasserenato dalle tempeste della quotidianità…"
Paolo Piangiarelli (Produttore) "Philology Records"
2---"Chiudo con i complimenti per il tuo CD, ………… la chitarra di Flavio l'ho avvertita
a volte come l'accento alla solarità, alla gioia del ruscello che scorre fresco
tra i brillì della luce." Bruno Pollacci. (Direttore di "Anima Jazz")
Mie osservazioni sul lavoro svolto per il cd
Una serie di più componenti hanno determinato il risultato della registrazione effettuata.
La presenza dei musicisti Oriana, Roberto e Marco è stata fondamentale: solo la
compresenza di tutti e quattro ha permesso che il clima e l'atmosfera musicale acquisissero
quella forma… In fase di preparazione del progetto, molti sono stati gli spunti
che la sezione ritmica ha fornito e che sono stati favorevolmente accolti. In fase
esecutiva l'interplay tra i musicisti è sempre stato alto!!!
Le scelte armoniche delle mie composizioni sono volutamente orientate per la maggior
parte verso gli accordi minori più brillanti (modo dorico) e i modi maggiori più
luminosi (modo lidio) … i rapporti hanno sempre una consequenzialità logica…
Ciò che rende "leggibile" e lega il tutto è la caratteristica basilare del jazz:
la poliritmia e gli accenti spostati sui punti deboli della misura… L'uso parsimonioso
dei cromatismi compensa modulazioni tra loro lontane sotto l'aspetto tonale…Dal
punto di vista esecutivo (chiaramente nei soli) tale scelta diventa per certi aspetti
abbastanza problematica: ogni nota è soppesata, calibrata, scelta oculatamente...Ciò
dà una miglior definitezza alla forma melodica e una maggior liricità al tutto…
Alcuni miei musicisti di riferimento: M.Davis, C.Baker, L.Konitz, C.Parker, J. Coltrane,
M. Goodrick,
M.Petrucciani,
P. Metheny,
P. Martino, M. Stern, J. Hall, J.Pass, W. Montgomery...però anche tanti altri...
Flavio Magoga
Recensione su Cadence Magazine, New York City, oct - nov - dec 2010 | cadence
| 245
New Issues. Guitar co-leads the group in (2) along with piano. The music on this
session is more thoughtful and lyrical. Guitarist Flavio Magoga and pianist Oriana
Filippozzi both have warm, full sounds that blend well in the manner of Bill Evans
and Jim Hall. Their tendencyto keep to polite slower tempos makes things drag though,
so it's an improvement when they switch to a faster melody like "Cambiamenti" where
the playing is more prickly and drummer Marco Carlesso really spreads his wings.
Later on Magoga and Filippozzi dance enjoyably between themselves on "Ritorno a
casa" and the slick, syncopated tango, "Sogni." The CD really comes to life on tracks
like this. It's too bad there aren't many of them.
Cadence Magazine, New York
Partiture:
Ritorno
a Casa (Pagina 1
- Pagina 2)
Per contatti e informazioni:
Flavio Magoga
email: flavio.magoga(at)istruzione.it
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Data ultima modifica: 23/11/2010
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