Crossing Over
gruppo
Crossing Over è un ensemble strumentale formato da
Gianni Alberti (saxofoni), Alessandro Lucchetti (pianoforte), Paolo Ugoletti
(tastiere), Daniele Scaravelli (basso elettrico) e Riccardo Biancoli (batteria).
Nel riunire musicisti diversi per formazione e percorsi artistici (Alberti, Lucchetti e Ugoletti sono docenti presso il Conservatorio -Luca Marenzio- mentre Scaravelli e Biancoli sono attivissimi in varie formazioni jazzistiche e non disdegnano incursioni nel pop), rende esplicita quale sia la propria scelta di campo, quale il modo di pensare e vivere la musica: mescolanza dei linguaggi.
-IL GIORNALE DI BRESCIA-
Successo per il debutto dell'ensemble Crossing Over in San Barnaba
Raffinatezze tra classica e jazz
Un pubblico foltissimo è accorso venerdì sera nell'auditorium di San Barnaba per il concerto d'esordio dell'ensemble Crossing Over, secondo appuntamento della stagione del conservatorio «Marenzio». Dalla stessa eterogeneità del pubblico si poteva comprendere che gli interpreti e le musiche appartengono a sfere culturalmente diverse ma preparate e crediamo che una delle principali mete che ha convinto tre musicisti classici a lavorare ed esibirsi con due musicisti che si dedicano principalmente al jazz, sia proprio quella di allargare le conoscenze individuali. Proporre un «camminamento» ideale e aperto che si può ramificare, modificare, «crossing over» appunto, dove il «paletto» rimane la base classica, inscindibile dallo spirito con il quale i lavori vengono presentati. I cinque interpreti, il sassofonista Gianni Alberti, il pianista Alessandro Lucchetti, Paolo Ugoletti alle tastiere (questi tre insegnanti al «Marenzio»), Daniele Scaravelli al basso elettrico e Riccardo Biancoli alla batteria hanno iniziato il concerto offrendo l'ascolto di musiche dei due compositori Ugoletti e Lucchetti, bresciani, (scritte espressamente quindi in prima assoluta) per l'insolito ensemble, con l'eccezione di cinque brani di Ugoletti originali per pianoforte e trascritti da Lucchetti. Quasi sempre leggevano la parte, rigorosamente scritta, particolare che li distingue dai jazzisti, ed i lavori stessi, nella loro accuratissima e raffinata elaborazione, denunciano la loro origine colta. In una simile, complessa operazione di «fusion» fra tante fonti diverse è comunque rilevante la componente jazzistica, riconoscibile nelle scelte ritmiche, nei passaggi accordali, negli «assolo» virtuosistici e felicemente improvvisativi. La matrice classica poi si evidenzia nei richiami agli amati autori francesi o ai romantici le cui movenze, quando irrompevano al pianoforte, cambiavano, con la frase ampia, il clima. Per non parlare della sapienza armonica e contrappuntistica di Ugoletti e Lucchetti, dell'eccellenza della strumentazione, la varietà ritmica... Bravissimi i cinque interpreti, a cominciare da Gianni Alberti, con le voci dei suoi dolcissimi saxofoni, per passare all'impegnatissimo pianista Alessandro Lucchetti, ai bassi elettrici sempre tempestivi di Daniele Scaravelli, le batterie «soft» di Riccardo Biancoli. Le tastiere di Paolo Ugoletti si inserivano con perizia a rafforzare dialoghi e proporre suoni di origini lontane, avvicinandosi ad esempio alla fisarmonica o suggerendo organici più ampi. Il successo del concerto è stato suggellato con due bis, di Miles Davis e Cole Porter.
Fulvia Conter
-BRESCIAOGGI-
Pubblico numeroso in San Barnaba
C'era davvero qualcosa di nuovo nell'aria, sabato
sera in San Barnaba, e la partecipazione di un pubblico numeroso ma non quello
che abitualmente frequenta gli appuntamenti musicali organizzati dal
Conservatorio ne era una prova: era la prima assoluta di Crossing Over, un
gruppo «serio» nelle intenzioni e nell'azione musicale che però... lasciava lo
spazio a un tipo di musica contaminata, frutto di varie esperienze, di
tendenze, di preferenze che andavano dal jazz alla musica etnica e al pop.
Fatto raro nel campo degli avvenimenti musicali, il concerto di sabato sera è
iniziato con precisione scaligera, dando immediatamente spazio ai cinque
strumentisti, da Gianni Alberti ai saxofoni ad Alessandro Lucchetti al
pianoforte e Paolo Ugoletti alle tastiere, da Daniele Scaravelli al basso
elettrico e Riccardo Biancoli alla batteria.
Il programma è stato un po' rivoluzionato rispetto a quello che il pubblico
aveva in mano, partendo da «Invisible word» di Paolo Ugoletti e proseguendo con
«Reel» sempre di questo autore bresciano, proponendo poi un gustoso medley su «Corazon
espinado» e «Dance in Medina» di Alessandro Lucchetti per arrivare a «Mindgames»
e «Reminiscenze di Gradus» ancora di Lucchetti, come «Terra di confine» e a «Hardlied»
di Paolo Ugoletti. Si tratta di una produzione di carattere molto complesso dal
punto di vista della scrittura, meticolosa come del resto è nelle possibilità
di chi esce da un'esperienza formativa "classica" qual è quella del
Conservatorio, e tuttavia lasciando spazio a timbri, ad armonizzazioni che di
regola sono apprezzate soprattutto da un pubblico che apprezza la produzione
jazz, la musica etnica e il pop.
Cinque bravissimi strumentisti si sono divisi la scena, dominata com'è ovvio
dall'unico strumento a fiato in organico, il sassofonista Gianni Alberti che ha
alternato il sax soprano al contralto, accompagnato dagli spericolati
interventi di basso di Daniele Scaravelli, da un pianoforte - Steinway,
ovviamente - al quale Alessandro Lucchetti sedeva come inusitato solista e
accompagnatore, nelle sue complesse armonie, mentre dall'altra parte Paolo
Ugoletti dava effetti timbrici "speciali" alle tastiere e infine Riccardo
Biancoli («one two, one two three four!») sosteneva l'impalcatura ritmica
del discorso musicale.
La serata è finita in perfetto orario, erano le 22 e c'era in serbo per tutto
il pubblico anche un gradito rinfresco, anche questo organizzato a puntino. Ma
prima di congedarsi dal pubblico i cinque musicisti del Crossing Over hanno
voluto regalargli non uno ma due bis, con «Seven steps to heaven» di Miles
Davis e soprattutto con un poetico, romantico arrangiamento al clarinetto
di «Only time to say goodbye» di Cole Porter.
Un grandissimo successo.
Luigi Fertonani
- BRESCIAOGGI-
Il debutto dei Crossing Over
Un repertorio che mescola i vari generi musicali
Quello in programma stasera è il secondo degli appuntamenti della rassegna concertistica organizzata dal Conservatorio di Brescia, ma è anche l'esordio di un gruppo musicale davvero particolare, il Crossing Over, che questa sera suona all'Auditorium San Barnaba di piazzetta Michelangeli. Del Crossing Over fanno parte due maestri del Conservatorio, Alessandro Lucchetti al pianoforte e Paolo Ugoletti alle tastiere, ma ci saranno anche altri noti musicisti come Gianni Alberti ai saxofoni, Daniele Scaravelli al basso elettrico e Riccardo Biancoli alla batteria.
Il programma della serata - ad ingresso gratuito - prevede alle 20.30 un'«accoglienza» cui seguirà alle 21 il concerto vero e proprio, che prevede anzitutto il pezzo «Invisibile word» di Paolo Ugoletti, cui seguiranno un medley di «Terre di confine» nell'arrangiamento di Alessandro Lucchetti e «Chops» di Ugoletti. Un altro medley prevede «Mindgames» e «Reminiscenze di Gradus» di Lucchetti, oltre a tre pezzi di Paolo Ugoletti con «Watch dog», «Hardlied» e «Reel». Nel finale un ultimo medley che comprende sia il tema di «Corazon espinado» sia «Dance in Medina» di Lucchetti. Alla fine dell'originale concerto sarà offerta al pubblico una degustazione di vini a cura dell'associazione «Le donne del vino».
In occasione dell'esordio del Crossing Over abbiamo incontrato due dei maestri che fanno parte del gruppo. Perchè questo nome, abbiamo chiesto loro?
«Perché si richiama alla dicitura "cross over" - risponde Alessandro Lucchetti -, e cioè a tutta quella world music che fa capo alla commistione fra i vari generi musicali, dal jazz al rock e alla fusion, dalla musica celtica al folk irlandese e ai gamelan balinesi».
E nella vostra musica non ne emerge nessuno in particolare?
«Come genere specifico no - dice Paolo Ugoletti -, ma la caratteristica dei nostri pezzi è una scrittura essenzialmente classica che si può del resto vedere anche nella struttura dei brani stessi, una scrittura complessa e non scontata sia dal punto di vista formale sia da quello degli arrangiamenti. Per fare un esempio: si parte da un tema che diventa poi un melisma complesso, per poi arrivare magari ad un unisono improvviso».
E altre caratteristiche che distinguono il vostro gruppo da altri che si occupano della commistione dei generi musicali?
«Una nostra caratteristica - dice Lucchetti - è senza dubbio quella di scrivere tutto, sulla carta da musica. Gli interventi, le variazioni, tutto è annotato il più possibile, l'aleatorietà dei pezzi, caratteristica di tante musiche di alcuni decenni fa, è davvero ridotta al minimo».
Cosa vi ha spinto a formare questo gruppo?
«La voglia di divertirci, divertirci sul serio - interviene Paolo Ugoletti -, dando spazio a idee musicali ma soprattutto alla voglia di far musica senza troppe parrucche e rifuggendo la seriosità. Questo era un po' il sogno che avevamo in mente da tempo, e adesso siamo davvero felici di averlo potuto realizzare».
Il Crossing Over sta registrando in queste settimane alcuni dei pezzi che verranno presentati questa sera all'Auditorium San Barnaba.
Luigi Fertonani
-IL GIORNALE DI BRESCIA-
Crossing over, la fusion diventa totale
"Crossing over" è il nome della formazione musicale che debutta stasera, venerdi, all'auditorium S.Barnaba (ingresso da Piazzetta Benedetti Michelangeli, corso Magenta), alle 20.30, nella rassegna dei Concerti del Conservatorio.
Il gruppo annovera Gianni Alberti ai saxofoni, Alessandro Lucchetti al pianoforte, Paolo Ugoletti alle tastiere, Daniele Scaravelli al basso elettrico e Riccardo Biancoli alla batteria.
Alberti, Lucchetti eUgoletti insegnano al Conservatorio Luca Marenzio, mentre Scaravelli e Biancoli sono molto attivi in formazioni jazzistiche e non disdegnano incursioni nel rock.
Il programa della serata include composizioni di Paolo Ugoletti ("Invisible word", "Chops", "Watch dog", "Hardlied") e di Alessandro Lucchetti ("Reminescenze di Gradus" e "Dance inMedina").
Gli stessi brani appariranno in un cd di prossima pubblicazione. L'ingresso alla serata è libero.
Già dall'insolito organico musicale, con sax, pianoforte, tastiere, basso elettrico e batteria, traspare l'intento base del progetto: quello di creare una nuova mescolanza di linguaggi attraverso l'unione di musicisti diversi per formazione e percorsi artistici. "Crossing over", appunto come dice l'insegna della formazione.
Ad illustrare questi temi è Alessandro Lucchetti, affermato pianista e compositore, oltre chedocente al Conservatorio "Luca Marenzio".
Per contatti e informazioni:
Corringover
email: info@crossingover.it
web: www.crossingover.it/Default.htm
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Data pubblicazione: 23/11/2003
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