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Simone Ricci
chitarra

Istruzione
H
a studiato con una serie di disperati insegnanti, che, nel corso degli anni, hanno provato inutilmente a spiegargli che tra la chitarra ed il controfagotto esistono delle differenze, anche se il materiale di costruzione presenta delle affinità.

Il tentativo è miseramente fallito ma ha stranamente generato una buona parte dello stile di questo sedicente chitarrista. Quando infatti si scatena nelle sequenza percussive, che alcuni sbagliano per intenzione ritmica, è la logica conseguenza della frustrazione dovuta al non capire dove si trovi l'ancia del controfagotto che egli è tuttora convinto di suonare…

Tra coloro che non si vergognano di essere menzionati, nonostante i risultati, ricordiamo: Stefano Cirasaro, Gigi Cifarelli, John Etheridge, Scott Henderson, Ralph Towner, alcuni meno colpevoli di altri viste le frequentazioni brevi come sono i seminari

Obiettivi
Simone Ricci
ha da sempre impostato la sua esperienza professionale nella ricerca di un linguaggio nuovo e personale nell'ambito della musica creativa, anche perché totalmente incapace di suonare alcunché fosse già scritto ed eseguito.

Se si ricordano con nostalgia gli esordi dei primi anni 90 dove ha militato in numerose formazioni sia rock che jazz rock (Caponord, Homeles Jazz Quartet, Modern Times, Boston Globe ed altre) dove del resto non è mai stato capace di capire nessuno dei due linguaggi, anche perché si ostinava ad usare una bacchetta 5B come plettro ed una cuffia direttamente nel jack della chitarra al posto dell'amplificatore, egli ha comunque incontrato musicisti con i quali ha condiviso anche successivamente delle esperienze seppure di tipo tossico ed eno-gastronomico, visto che quelle musicali gli erano precluse per ovvii motivi. E' con il gruppo Coven Garden che si sviluppa una poetica personale, in collaborazione con il tastierista G. de Donato. Il gruppo registra anche un cd dal titolo "Two Ways Corner" che non vedrà mai le stampe (fortunatamente per tutti) ma che permette a Ricci di definire una nuova visione professionale, ovvero che la pentola a pressione, bloccando la valvola di sfogo, è capace di generare il suono di rullante più bello mai registrato, peccato che abbia delle conseguenza collaterali...

Nel 1996, a seguito di queste profonde riflessioni filosofiche, nasce il gruppo e.m.ù. che rinfrescando il vecchio materiale del precedente gruppo ed aggiungendo nuova linfa compositiva e lirica (sembra si dica così…), con l'inserimento della cantante F. Celati, pubblica il cd omonimo "E.M.U'." (vrcd 00283) e promuove lo stesso durante l'estate del 1996, suonando da solo, sul lungomare di Riccione, durante interminabili sessions culminate nel suo arresto nel giorno di Ferragosto. Rilasciato per manifesta incapacità di intendere e di volere, nell'inverno tra il 96 ed il 97 con un line-up completamente rinnovato (tutti i musicisti che hanno lavorato con lui hanno cambiato identità, ed adesso lavorano in incognito per il Mossad, giudicando lo spionaggio un lavoro più degno di quello fatto prima) in forma di quartetto pubblica Soldout (vrcd00299), disco dal grande successo di critica e di pubblico sia in termine di vendite che di concerti (il disco si può ancora trovare alle bancarelle di seconda mano come omaggio per chi compra due reggiseni settima misura).

Il quartetto si modifica con nuove composizioni e la collaborazioni di due grandi del jazz nostrano come T. Arco (drums) e S. Cerri (bass), che furono narcotizzati durante la notte e videoregistrati in situazioni imbarazzanti, per poi essere ricattati e costretti a partecipare ad un lavoro discografico, al quale altrimenti non si sarebbero mai nemmeno sognati di partecipare, che vedrà la luce con il titolo di "Met & Lost" (vrcd 00331) a nome del leader nel 1998 senza la presenza della cantante che sospende l'attività a causa di problemi personali (inevitabili viste le frequentazioni). La carriera discografica prosegue con il Simone Ricci Nowhere Quartet e il quasi omonimo "Now, Here, Nowhere" (vrcd 00331) del 1999 con il musicista tedesco J. Faber alla tromba (convinto di essere venuto in toscana per comprare Chianti e prosciutto, ed abbastanza stupito che il negozio fosse molto simile ad uno studio di registrazione) e nuovi amici di strada, proprio perché oramai la voce comincia a spargersi e trovare musicisti veri disposti ad umiliarsi è sempre più difficile:

L'incontro con la chitarra acustica, forzato da una sospensione dell'erogazione della corrente elettrica per insolvenza prolungata nel pagamento delle bollette, porta ad un nuovo momento di crescita e di ricerca sonora che comincia con l'esperienza dei Free Vibes Group, gruppo etno jazz con il quale pubblica "CousCous and Tandoori" (Ema Records, DDD 80006) del 2000 e trova una prima realizzazione personale con il nuovo millennio ed il nuovo disco "Dustin'" (LTCD0125) del 2001 dove si possono già ascoltare alcuni brani di sola chitarra. La scelta dei pezzi solisti è stata i realtà guidata dal precoce abbandono della sessione da parte dei musicisti, vista l'insopportabile serie di barzellette idiote che erano costretti a sopportare al posto dello stacco del tempo da parte del batterista.

A questo punto, in seguito a due anni di grande studio sulla relatività di Einstein applicata alle probabilità di rottura di un plettro morbido usato per percuotere una darbuka egiziana e nell'attesa della definitiva stesura del nuovo disco di e.m.ù che è finalmente stato terminato durante l‘inverno del 2005, al contrario del suo autore, e che si propone di realizzare una piccola rivoluzione nell' ambito della musica creativa (questa barzeletta gira da quattro anni e c‘è ancora qualcuno che se la beve), arriva "No words to say" (Ema Records, GG011) il primo disco interamente di sola chitarra acustica, che presenta al Teatro Comunale di Sandrà aprendo il concerto del grande Tommy Emmanuel, che per tutta risposta ha voluto un congruo aumento dell'ingaggio e di suonare travestito da Topolino, per salire sul palco dopo la performance di Ricci. Ha cominciato contemporaneamente la sua collaborazione con la Com.fusion, etichetta specializzata in collezioni dedicate. Una sua trilogia è stata inserita nella "Natuzzi" (com0111) per quanto ne l'editore ne il curatore siano stati in grado di capire il genere della registrazione fornita de questo sedicente artista.

Negli ultimi due anni l'attività chitarristica e compositiva si è addirittura incrementata, per la gioia di grandi e piccini, e per la disperazione di tutti quelli normali e gli ha permesso di continuare la frequentazione con prestigiosi club, teatri, festivals di vario genere i cui organizzatori si sono spesso chiesti per quale motivo un venditore di hot dogs salisse sul palco a malmenare una chitarra, per giunta senza invito.

Gli organizzatori del Terni Jazz Festival se lo ritrovao addirittura su un cd dell'orchestra stabile del festival, per quanto la sua mansione fosse quella di lucidare le campane degli ottoni… T.J.O. (0406 Comar 23 editore).

Ultimamente il nostro è riuscito a corrompere (in tutti i sensi) svariati giovani artisti che, storditi dall'inutile quantità di futili informazioni pseudo teorico musicali elencate da questo astruso personaggio, si sono fatti convincere a farsi produrre dalla sua nuova società e da lui stesso con il risultato di veder rovinate tante buone idee musicali come i 69 plajo "Ormai ti vedo per la via" (pm0602 ed. Comar 23). Dopo questo expolit produttivo è tornato, durante l'inverno del 2006; nelle sua più consone vesti di imbonitore musicale, ruolo per il quale è stato invitato e Firenze all'istituto d'arte a commentare con l'attrice Maria Cassi un sfilata di abiti a tema ideata dalla sorella di Roberto Cavalli. Inoltre ha ricominciato a suonare jazz (almeno così dice lui) con il quintetto comprendente tra l'altro E. Bandini e F. Malalman (che pensavano di essere a Livorno per mangiare il cacciucco), nonché un trio dedicato a Pat Metheny, il quale, venuto a conoscenza della cosa, ha richiesto una rogatoria internazionale per bloccare codesto scempio…

Ma niente e nessuno sembra ancora capace di fermare l'estensione di questo cancro, che è passato dalla Frankfurt Music Messe, a molte fiere più o meno importanti del 2006, a concerti, festival e perfino ad Inaugurazioni di Mostre garantendone, ovviamente, il fallimentare esito, con grande sconforto degli organizzatori. Per questa virulenza si vocifera nell'ambiente che stia cominciando a girare il soprannome di "HIV della chitarra". Purtoppo per tutti è uscito anche il nuovo disco del suo gruppo e.m.ù, dal titolo "Painted by Number" (pm 0601, ed. Comar 23) per la realizazione del quale si sospettano atroci torture inflitte agli sfortunati collaboratori (oltre a quella di dover suonare con detto elemento...)

Collaborazioni
A
conferma del fatto che una buona pubblicità di se stessi è capace di convincere chiunque (come la storia comune ci insegna) elenchiamo alcuni dei personaggi che hanno collaborato alla realizzazione di arrangiamenti dischi, e concerti (anche se, ad onor del vero, erano tutti convinti di fare ben altro…):. M .Collazzoni, V. Alinari, W. Paoli, S. Bollani, S. Cerri, T. Arco, M. Pagani, B. De Filippi, J. Faber, M. Sicueira, Pepe Bonanno, Raffaello Pareti, Ellade Bandini, Massimo Moriconi, Ares Tavolazzi, Stefano Franceschini, Dario Deidda, Stefano Allegra, Federico Malaman, Bruno Erminero, Phil Palmer ed altri.

Festivals e manifestazioni
Provocando infinito stupore nel pubblico accorso convinto di assistere a dei concerti e sorprendendo non poco svariati organizzatori d'esperienza egli è riuscito, nel corso degli anni, a partecipare con diverse formazioni a: Telethon (1995 Lucca, 2003 Urbino) Jazz e d'Intorni (Valtellina 1996), Jazz e Musica Afroamericana (Livorno 1996) Effetto Venezia (Livorno 1996, 2002) Castagneto jazz (Castagneto Carducci 1997) Forte'n jazz (Forte dei Marmi 1997) Jazz e Co. (Firenze 2000, 2001, 2002, 2003), Summer festival (Firenze 2004,2005, 2006) La Città Svelata (San Salvi 1999), Messidoro (Pontassieve 2000); Music at the Terrace (Catena *****Jolly Hotel, la Spezia 2002), Festival Internazionale di Musica (Lerici 2001), Festival della Val Di Magra (2001), International Acoustic Meeting (Sarzana 2002, 2003), Vie di Fuga (Le Murate 2003), See over Seas (3 date del tour nazionale 2003). Concerto di apertura della settimana della chitarra presso il Teatro del Sale, il Cibreo in Firenze, stagione 2004, e concerto di chiusura 2005, Terni jazz Festival 2005, concerto inaugurale Cambogia,Mostra CIAI (Capraia Isola 2006), Festa dei popoli (Donoratico 2006), Musaicaw acustic (Castellina M.ma 2006), MAF (Castello di Fiorano 2006). Ha alle spalle una infinita carriera di concerti in Club che non stiamo ad elencare, anche per evitare ritorsioni da parte dei club stessi.

Se all'assurdo non c'è mai un termine questa è sicuramente l'apoteosi: intrufolandosi in svariate fiere e simulando esecuzioni pirotecniche di stampo sperimentale egli è riuscito anche a diventare Endorser Ufficiale MATON ACOUSTIC GUITARS, BLADE ELECTRIC GUITARS, AER ACOUSTIC AMPLIFIER, R. COCCO Guitar Strings per le quali è stato artista dimostratore presso DISMA Music Show (Rimini 2000, 2001, 2005), SOL MUSIC (Palermo 2002), GUITAR INTERNATIONAL MEETING (Soave 2003), ACOUSTIC GUITAR MEETING (Sarzana 2001, 2002, 2003), FRANKFURT Music Messe (Francoforte 2003, nel 2004 artista nella lista ufficiale dei concerti della Music Messe, 2006) ed altre. E' probabile che abbia ottenuto tutto ciò perché gli sponsor, pur di liberarsi di lui, hanno ceduto a qualche ricatto…

Altre attività
P
er 5 anni è stato titolare della cattedra di Chitarra jazz presso la Sarabanda (scuola comunale di Cecina, vincitore di Concorso per meriti artistici, anche se la commissione non è stata in grado di specificare quali).Ed ha insegnato presso la "Musician House" a Firenze. Precedentemente è stato per cinque anni insegnante di Chitarra jazz per l'Associazione Musicale ?Pietro Napoli?. E' direttore della nuova struttura PERCORSI MUSICALI, che è uno dei più bei posti italiani per la musica, e non è chiaro quale sia il suo ruolo in sì bella struttura… E' stato docente di chitarra nei corsi paralleli presso svariati istituti pubblici e privati e tiene seminari (di letteratura erotica del tardo medioevo) in tutta Italia.

Hanno detto di lui:
"tecnica, gusto ed espressione (...) uno dei migliori interpreti della chitarra acustica in Italia"
Italo Iovane
direttore di www.elettrocaustico.it

"he can plays everything, with the same control and tecnique"
Steve Trovato
California Jazz Conservatory Direrctor

"Soprendente ed originale"
Giovanni Palombo - Chitarre

Per contatti e informazioni:
Simone Ricci

tel. 0586 427393
mob. 3285531701
Email simonericci@percorsimusicali.com
web: www.percorsimusicali.com



Per conoscere i prossimi appuntamenti Live di Simone Ricci

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Data pubblicazione: 15/03/2003





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