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Ray Brown


Nella sua prima apparizione in un club, all’età di 17 anni, Ray Brown suona un contrabbasso rubato. Si trattava in realtà di uno strumento sottratto di nascosto nel magazzino dell'High-School. 

Dalla sua prima apparizione in poi Ray è agli occhi dei musicisti e della critica jazz come il più grande contrabassista del mondo. 

Durante i 40 anni della sua carriera Ray Brown ha suonato il suo "sproporzionatamente grande violino" nei più famosi locali del mondo, durante tutti i più importanti Festivals, o con moltissime Star del jazz, tra cui Frank Sinatra, Billy Eckstine, Tony Bennett, Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan, Billie Holiday, Charlie Parker, Lester Young, Oscar Peterson, Dizzy Gillespie, Louis Armstrong e molti altri. 

Ray Brown nasce a Pittsburg il 13 ottobre
1926. A otto anni prende lezioni di pianoforte. Quando entra nella High-School è un buon pianista, che però odia esercitare

Si interessa al contrabbasso quando viene a sapere che nell'orchestra della High-School ci sono tre contrabbassi ma che solo due di questi vengono suonati. Così prende il posto del terzo contrabbasso, convinto che questo fosse uno strumento più facile da suonare del pianoforte. Ed è il suo primo grande errore... 

Il secondo di Brown è quello di far stampare sul giornale locale un annuncio di un suo concerto con tanto di foto; il maestro di musica di Ray scopre così che il suo protetto non solo era molto diligente, ma che addirittura si guadagnava da vivere con uno strumento della scuola! 

Per rimediare all'accaduto il giovane Brown è costretto a farsi comprare un nuovo contrabbasso dal padre. 

Ray Brown impara a suonare grazie soprattutto al suo talento e alla sua innata musicalità ed inizia a sperimentare le proprie capacità insieme ad alcuni altri musicisti di Pittsburgh. Gli piace così tanto il suo nuovo strumento che se lo porta addirittura a casa dopo la scuola e qui continua ad esercitarsi. 

Con il suo contrabbasso e il suo diploma di musicista Brown esce dalla High-School; entra a far parte del sestetto di Jimmy Hinsley e con questi compie una tournée di sei mesi. Dopo quella di Jimmy è la volta della band di Snookum Russel con la quale Ray suonerà nei più importanti locali degli Stati Uniti. 

Grazie al suo talento di contrabbassista Ray guadagna ben presto l’attenzione di critici e musicisti jazz. 

A vent'anni lascia la band di Russel per trovare la sua strada di solista sul palco del "Big Time" di New York

Il viaggio in autobus da Miami a New York dura 24 ore; qui Ray ha una zia presso la quale lascia velocemente il suo piccolo bagaglio e esce subito in direzione della 52nd Street e di Times Square. Tutti i più grandi talenti musicali dell'epoca si incontrano negli innumerevoli locali della 52nd Streeet: Art Tatum, Billie Holiday, Billy Daniels, Dizzy Gillespie, Charlie Parker solo per citarne alcuni. 

Dopo appena 4 ore che si trova a New York gli viene presentato Dizzy Gillespie.

La sua fama di musicista lo aveva seguito fino alla grande città e Dizzy invita il giovane contrabbassista per un breve preludio al suo concerto del giorno seguente. E Ray suona fino a ferirsi le dita per Dizzy. Viene ingaggiato e così i successivi due anni suona il contrabbasso nella band di Gillespie, con Dizzy alla tromba, Charlie Parker al sassofono, Bud Powell al pianoforte, Max Roach alla batteria. Questa band di eccezionali ed innovativi musicisti creerà un nuovo genere musicale: il
Be-bop

In questi anni Ray viaggia in tutto il mondo ed inizia a scrivere la sua propria musica. Tra gli eccezionali talenti che Ray ha occasione di conoscere c'è anche Ella Fitzgerald, che più tardi diventerà sua moglie. 

Nel
1948 lascia la band per fondarne con Hank Jones e Charlie Smith una propria. In questo stesso periodo Ray scopre la "Jazz At The Philharmonic" e viene egli stesso scoperto da Norman Granz: una sera Brown va ad ascoltare nella Carnegie Hall la "Jazz At the Philharmonic" e se ne sta sulla scala di accesso alla scena a godersi lo spettacolo. Il contrabbassista della band non era arrivato in tempo per il primo pezzo. Alcuni amici musicisti, che avevano visto Ray vicino alla scena, lo dicono a Norman Granz che lo costringe a prendere il posto vacante sulla scena. 

Questo è il casuale inizio della collaborazione con Granz e la "Jazz At The Philharmonic", una collaborazione lunga più di 18 anni. Durante questo periodo Ray si trova in tutte le più importanti sale da jazz d'Europa e degli Stati Uniti. 

Tra i molti musicisti che conosce ce ne sarà uno di particolare rilievo per la sua carriera: il virtuoso di pianoforte Oscar Peterson. I due lavorano insieme per ben
15 anni fino a che il trio non si scioglie.

Ray descrive così la sua esperienza di tournée con la "Jazz At The Philharmonic" e quella con il trio di Oscar Peterson:
"Gli europei prendono il jazz più sul serio di noi. Vedono nella nostra musica un contributo culturale molto importante per la società e la trattano con rispetto e dignità. Essere in tournèe con la "Jazz At The Philharmonic" e Oscar Peterson, è stata una delle esperienze più importanti della mia carriera. È qui che ho avuto la possibilità di suonare insieme ad alcuni tra i più significativi musicisti e ho visitato le più grandi capitali del mondo e questo in soli 20 anni"

Negli anni Cinquanta, nel
1952 per l'esattezza, Ray incontra un giovane e ambizioso trombettista di nome Quincy "Delight" Jones che suona nella Lionel Hampton band. Anche se non suoneranno insieme per i successivi 10 anni, Ray appartiene difatti già ai grandi, quando Quincy aveva appena iniziato la sua carriera, i due diventano subito buoni amici e iniziano una fruttuosa collaborazione lunga più di vent'anni. In seguito Brown diventerà manager di Quincy Jones

Negli anni Sessanta, dopo aver lasciato Oscar Peterson, Ray Brown si trasferisce a Los Angeles:"C'erano solo due possibilità se volevi comporre musica per il cinema o la televisione, Los Angeles o New York. E allora perché non Los Angeles? Dove altrimenti si potrebbe al tempo stesso giocare per tutto l'anno a golf e mantenersi facendo della musica?"

All'inizio della sua carriera di solista Ray compone la sua famosa "Gravy Waltz". Quando Herb Ellis, un tempo componente della Steve Allen Show band, ascolta la melodia, la suona a Steve Allen. Questi chiama Ray e gli chiede se può scrivere un testo per la sua melodia. Questa diventerà il pezzo più famoso di Steve Allen e farà guadagnare a Brown un Grammy, il primo di una lunga serie di riconoscimenti. 

Molti famosi programmi televisivi confidarono nella musica di Ray Brown: The Joey Bishop Show, Red Skelton Show, Smothers Brother o il Melvin Griffin Show

Quando si chiede a Brown di parlare del suo grande amore per il contrabbasso non fa segreto della sua adorazione per Jimmy Blanton e i suoi lavori con Duke Ellington. E così nel
1973 ha la possibilità di realizzare un suo grande sogno, quello di realizzare un album insieme a Duke per la Pablo Label

Un altro suo grande sogno si realizzò quando insieme a Quincy Jones produsse un contributo a Duke Ellington per la stazione televisiva CBS dal titolo "Duke Ellington, We Love You Madly!". 

"Volevamo che Duke sapesse quanto noi lo stimavamo e amavamo e che lui era il più grande musicista tra quelli che avessero mai preso in mano uno strumento. Sono orgoglioso di avergli mostrato la mia riconoscenza quando ancora era tra noi e poteva godere di questo tributo...". 

A Los Angeles, ormai divenuta sua abituale dimora, Ray Brown quando non è in giro per il mondo per una tournée, o non scrive per il cinema o la televisione, si rilassa con una partitella a golf e gode della compagnia della sua seconda moglie Cecelia

La sua sfera d'azione è però, naturalmente, molto più ampia: Ray Brown è stato contrabbassista di Frank Sinatra, responsabile dei concerti jazz per la Bowl Association di Hollywood, direttore del Monterey Jazz Festival, etc...

Durante la sua lunga carriera Brown viene premiato con i riconoscimenti più prestigiosi, tra questi lo All-Star Poll di Playboy, che vince regolarmente a partire dalla sua prima edizione del
1958, il Grammy, il premio Downbeat Reader's Poll, il Jazz Critic's Poll e così via. 

A tutt'oggi le più grandi star della musica vorrebbero avere Brown al proprio fianco nelle grandi occasioni e in concerti particolari. Tra i grandi nomi che hanno suonato negli ultimi tempi con lui abbiamo: Natalie Cole ("Unforgettable"), André Previn, Itzhak Perlman, Lalo Schifrin ("Jazz Meets the Symphony"), Dee Dee Bridgwater ("Dear Ella"), Diana Krall e molti altri. 

La sua fama non si estende soltanto solo nel campo della musica jazz, lo dimostra il fatto che lo stesso Sting ha imparato a suonare il contrabbasso nella scuola di musica fondata negli anni Sessanta dallo stesso Brown. 

Nonostante le molte offerte e le molte richieste la priorità di Ray rimane comunque il "Ray Brown Trio", che a detta di molti è il legittimo successore del leggendario trio di Oscar Peterson. 

Una lunga e avvincente carriera quella di Ray Brown, dalla sua prima apparizione di Pittsburgh, con quel contrabbasso imprestato, ad oggi. 

E oggi egli è una leggenda vivente del jazz; Brown continua a suonare e a far parlare di se. 

DISCOGRAFIA

1946 New Sounds in Modern Music Savoy
1956 Bass Hit! Verve
1958 This Is Ray Brown Verve
1960 Jazz Cello Verve
1962 Ray Brown with the All Star Big Band Verve
1962 Featuring Cannonball Adderley Verve
1964 Much in Common Verve
1965 Ray Brown with Milt Jackson Verve
1972 This One's for Blanton Original Jazz
1974 The Giants Pablo
1975 Brown's Bag Concord Jazz
1975 Overseas Special Concord Jazz
1977 As Good As It Gets Concord Jazz
1979 Something for Lester Original Jazz
1979 Live at the Concord Jazz Festival Concord Jazz
1979 Tasty! Concord Jazz
1982 Ray Brown 3 Concord Jazz
1982 Milt Jackson - Ray Brown Jam Pablo
1982 The Big Three Pablo
1984 Soular Energy Concord Jazz
1984 One O'clock Jump Verve
1985 Bye Bye Blackbird Paddle Wheel
1985 Don't Forget the Blues Concord Jazz
1985 The Red Hot Ray Brown Trio Concord Jazz
1988 Summer Wind: Live at the Loa Concord Jazz
1988 Two Bass Hits Capri
1988 Bam Bam Bam Concord Jazz
1989 Super Bass [live] Capri
1989 Black Orpheus Evidence
1990 Moore Makes 4 Concord Jazz
1991 Three Dimensional Concord Jazz
1993 Bass Face Telarc
1994 Don't Get Sassy Telarc
1994 Some of My Best Friends Are...The Piano... Telarc
1995 Seven Steps to Heaven Telarc
1995 Some of My Best Friends Are...The Sax Players Telarc
1996 Live at Scullers Jazz Club Telarc
1998 Summertime Telarc
1998 Some of My Best Friends Are...Singers Telarc
1998 Moonlight in Vermont Prevue
1999 Live at Starbucks Telarc
1999 Christmas Songs With Ray Brown Telarc
2000 Blues for Jazzo Prevue
2000 Some of My Best Friends Are...The Trumpet... Telarc
  Moonlight Serenade Jeton
  The Three Eastwind
  Summerwind Jeton
  Georgia on My Mind Lob
  Echoes from West Atlas

 

PROGETTI CORRENTI

RAY BROWN TRIO 
Sin dalla sua appartenenza all'Oscar Peterson Trio, Ray sta lavorando sul miglioramento del "TRIO SOUND", ma non nella direzione dell'usuale trio con piano. La sua impostazione ideale è ciò che lui chiama il bass-trio. Molti musicisti hanno preso parte al "Ray Brown Trio": Gene Harris, Monty Alexander, Herb Ellis, Jeff Hamilton, Benny Green. L'ultima versione è con Karriem Riggins alla batteria e Geoff Keezer al piano. 

RAY BROWN "SUPERBASS"
Sin dall'inizio, quando l'idolo di Ray Brown era Jimmy Blanton, uno dei suoi principali obiettivi era utilizzare il contrabbasso come strumento solo e non dover unicamente suonare in una sezione ritmica. Questo obiettivo continua ancora oggi con la creazione di brani per basso e orchestra, o basso e big band. Unica è l'idea di far suonare insieme in un gruppo denominato "SUPERBASS", 3 dei maggiori contrabbassisti odierni. Insieme a Ray Brown attualmente fanno parte CHRISTIAN McBRIDE e JOHN CLAYTON.


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Data pubblicazione: 15/03/2001





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