New Mediterranean Jazz |
Max Puglia
Walking in Vietri
1) Sotto al cielo
2) Il sogno di Flavia
3) Room 409
4) Bingo Club
5) Walking in Vietri
6) La terra intorno
7) Napoli-Bucarest five minutes
8) Lament
9) Walking in Vietri (4 guitars version)
Max Puglia –
chitarre
Fredy Malfi – batteria
Daniele Brenca – Basso
Gianni Stocco - Double Bass
Genny Esposito – chitarre
Ivan La Cagnina – percussioni
Nico Di Battista –
DB guitar,
basso,
chitarre
Ionut Gugulan – fisarmonica
Gino De Nicola – piano
Franco Cavaliere – chitarre
Mario Sellitto – chitarre
Nicola Rando – sax
soprano |
Max Puglia è un chitarrista napoletano, e si sa che Napoli, in quanto a chitarre jazz, è da sempre una fucina di talenti: basti pensare, per quanto riguarda gli ultimi anni, a Pietro Condorelli, Antonio Onorato ed Aldo Farias. Ma la musica di
Puglia, in
Walking in Vietri
non è propriamente jazz, (anche se alcuni brani non sfuggono del tutto a questa catalogazione), appartiene semmai a quella tradizione musicale mediterranea, di cui l'esponente più assimilabile, per il senso della melodia, è il primo Pino Daniele.
La musica di Puglia riflette in pieno quelle che sono le sue intenzioni, espresse nelle note di copertina, di creare cioè una musica malinconica, che rievochi immagini di un passato sereno.
Il sogno di Flavia
è un brano dalle melodie accattivanti,
La terra intorno
ricorda quasi un flamenco, ma il pezzo più interessante (nonché curioso) è
Napoli-Bucarest five minutes:
l'attacco, soffuso, introspettivo, (sicuramente il momento più "jazzy" dell'album) è spezzato da un improvviso cambio di tempo che lascia spazio a un ritmato solo di fisarmonica, per poi terminare in una travolgente torcida.
Non convince, invece, l'arrangiamento per archi utilizzato in
Lament.
Elettrica, acustica, classica,
Walking in Vietri
è un album interamente dominato dalla chitarra, e non solo da quella di Max Puglia; hanno preso parte a questo lavoro, infatti, altri quattro chitarristi: Nico Di Battista,
Genny Esposito, Franco Cavaliere, e Mario Sellitto.
Infine, una curiosità: Ionut Gugulan, il bravissimo fisarmonicista rumeno, qui presente in tre brani, è a tutti gli effetti un "artista di strada",
si esibisce, infatti, nella stazione della Cumana (una delle linee suburbane di Napoli). Gugulan, che aveva già partecipato all'incisione di
Ritmul Nostru con il Pamunt Rom Group, accompagnerà
Max Puglia dal vivo.
Francesco Ughi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 14/02/2004
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