Il canto come passione, la musica come guida, questo, e di certo altro
ancora, ha spinto Veronica
Vismara - nella vita dentista di professione - ad abbandonare camice
e mascherina e gettarsi "anema e còre" nella realizzazione del suo primo
disco "Soul Mates",
inciso per l'etichetta Videoradio.
Non nego qualche timore nell'ascoltare dei dischi cantati, sarà forse la
sindrome da Norah Jones o Michael Bublè a far pensare che ci si debba necessariamente
adeguare a modelli di pantofolosi crooners. Vivaddio non è così con
Veronica. Indovinata la
scelta di lasciarsi condurre da un pool di musicisti tutti di ottima levatura. Grazie
ad una collaborazione vivida - musica affidata, come è giusto che sia, a validi
strumentisti e testi della stessa Vismara – prende così vita un disco piacevole,
dall'ascolto scorrevole ma non superficiale, che anzi necessita di un ascolto meditato
ed attento per trarne ogni piega.
E', quella della cantante, vocalità priva di aggressività ma dotata di charme,
di una grana vocale definita, frutto di preparazione e studio: si percepisce. I
dodici brani sono quasi tutti melodici, nulla di nervoso. In evidenza un
Giovanni Falzone alla tromba e flicorno raffinato e mai "sopra le righe"
in ogni soffio del suo strumento, tanto da sembrare addomesticato e così semplice
da suonare… Così come Gianfranco Calvi al piano e
Dado Moroni
nella sola track 4, consistente la personalità artistica di Michele Tacchi
al basso, pregevoli risultano gli spunti della batteria di Angelo Corvino
e, nella traccia numero 11, di quella di
Gianni Cazzola.
Un disco che lascia soddisfatto all'ascolto, un'ora di musica da assaporare
con gusto, lentamente. Non farà certo gridare al "fenomeno" la nostra bella dentista
ma questo è da diverso tempo che non accade. Il prossimo disco in italiano però,
dài Veronica!
Franco Giustino per Jazzitalia
Una nuova voce…con tanta voglia di comunicare (F. Bergoglio)