La musica proposta in questo album è una fusion mediterranea, ricca di soleggiati paesaggi sonori tipici delle zone del sud, così caro al chitarrista-compositore
Gibilisco, autore di questo interessante lavoro discografico, pregno di suoni e immagini…
Colori e atmosfere della fusion d'autore vengono rimescolati con sapienza e arte. I brani si susseguono con dolcezza e senza cesure di stile.
Le armonie di alcuni brani risultano spesso complicate, ma al contempo solari e interessanti, a tal punto da non concedere grandi respiri alle improvvisazioni di
Gibilisco, che pure si muove con disinvoltura soprattutto con i suoni distorti della sua chitarra.
La ritmica è sempre puntuale e fortemente coesa, un vero motore ritmico, mai banale e importuno.
Carlo Cattano, dal canto suo, svolazza con fraseggi sognanti e ricchi di pathos sui vari brani, alternando ora il soprano, ora il baritono e ora il flauto, sempre con cognizione di causa e stile raffinato.
Oculato e necessario, per le sonorità che tira fuori, il panismo di
Toni Brundo.
Il tutto risulta piacevole e coinvolgente. Di particolare intensità Semola e la title-track Print Dedalo, la pungente Carica degli Adodini, che a tratti ricorda quel gruppo che ha illuminato la fusion italiana anni addietro: Lingomania.
A chiudere il cd Pietro, bella composizione che omaggia probabilmente il papà del chitarrista siciliano.
Dino Plasmati
per Jazzitalia